Prima che inizi la WWDC 2009: Snow Leopard

Mele e appunti

Al solito, le previsioni di John Gruber alla vigilia di un evento importante per l’universo Mac come la WWDC 2009 sono lettura obbligatoria. Di questo suo intervento apprezzo la completezza e il fatto che comunque lasci spazio a considerazioni ulteriori e a glosse a margine.

Salto a pié pari e intenzionalmente tutto quel che riguarda il possibile nuovo iPhone, perché in questi giorni sul Web si è visto e sentito di tutto. Anch’io, in ogni caso, sono convinto che i cambiamenti saranno sottili ma signficativi, e che il video sarà la novità più vistosa lato hardware.

Voglio invece soffermarmi su Snow Leopard sulla scia di Gruber. Come spesso accade, Gruber è bravo a mettere in primo piano aspetti che altri non considerano o non danno loro molta importanza. Per quanto riguarda Snow Leopard, lui scrive:

Il grosso punto interrogativo, parlando di Snow Leopard, non riguarda i dettagli tecnici, ma il marketing. A partire dalla versione 10.2, tutti i precedenti major update sono stati messi in commercio a 129 dollari [129 Euro da noi], e il loro lancio commerciale è stato sempre quasi interamente basato sulle loro nuove funzionalità e caratteristiche. In merito a Snow Leopard, Apple ha espressamente dichiarato che l’aspetto centrale di questa nuova versione di Mac OS X non saranno nuove funzioni: il grosso del lavoro sarà incentrato su migliorie e ottimizzazioni delle funzioni già presenti in Leopard. […]

Ma come vendere Mac OS X 10.6 ai consumatori se non porta con sé nuove funzioni di rilievo? Ecco, a mio avviso, alcune possibilità:

  1. Venderlo a 129 dollari, come le versioni precedenti. Pubblicizzarlo come sistema operativo migliore e più veloce. Se non venderà bene come ha venduto 10.5, beh, che importa? Il lento passaggio al nuovo sistema operativo potrà essere motivo di frustrazione per quegli sviluppatori ansiosi di distribuire software che dipende da API specifiche di Mac OS X 10.6, ma non sarà la fine del mondo. E chissà, Apple non ha mai provato a vendere a prezzo pieno un aggiornamento maggiore basandosi su qualcosa che non siano nuove funzionalità. Snow Leopard potrebbe vendere altrettanto bene o persino più di Leopard. Forse non è del tutto vero che la gente è disposta a pagare solo in presenza di nuove funzioni.
  2. Venderlo a un prezzo ridotto, diciamo a 59 dollari.
  3. Venderlo a un prezzo simbolico, 19 dollari per esempio. Gratis credo sia fuori questione, se non altro per come Apple interpreta le norme di contabilità statunitensi. Apple offre aggiornamenti di sistema gratuiti ai possessori di iPhone poiché la contabilità degli iPhone è basata sulla sottoscrizione al servizio. Gli stessi aggiornamenti vengono offerti a pagamento per i possessori di iPod touch perché gli iPod touch non vengono contabilizzati in base alla sottoscrizione a un servizio. In questo senso il Mac è come lo iPod touch, per cui non credo sia possibile uno Snow Leopard gratuito.

Il rischio delle opzioni 2 e 3 è che potrebbe poi essere più difficile per Apple tornare a far pagare 129 dollari da Mac OS X 10.7 in avanti. Ma Apple non è Microsoft: i profitti derivanti dalla vendita di aggiornamenti del sistema operativo per Apple sono un extra ben gradito, ma non rappresentano un elemento fondamentale del suo business.

L’asso nella manica, con Snow Leopard, sarebbe se Apple rivelasse una qualche serie di funzionalità tenute segrete finora; funzioni che potrebbe utilizzare come base per una campagna pubblicitaria e per commercializzare Snow Leopard a 129 dollari. Ma da quel che ho sentito da varie fonti, lo sviluppo di Snow Leopard è alle sue fasi finali: rifiniture e sistemazione di bug.

Non ho idea di come Apple agirà in proposito. 

Nel breve paragrafo successivo, intitolato Marble, Gruber parla del presunto restyling dell’interfaccia grafica di Mac OS X:

L’altra incognita è “Marble”, il redesign dell’intero aspetto del sistema operativo di cui tanto si è parlato. Potrebbe essere questa la ‘funzionalità’ segreta di Snow Leopard? Sei mesi fa era ciò che mi sarei aspettato: ovvero che da un punto di vista ingegneristico, i cambiamenti di Snow Leopard sarebbero occorsi a basso livello, ma che facendo apparire tutto come nuovo da un punto di vista estetico, Apple avrebbe avuto gioco facile a vendere Snow Leopard ai consumatori come un prodotto che val la pena pagare. Nella prospettiva di una persona normale tutto è nuovo se appare nuovo.

Ma se da un lato sono convinto che “Marble” sia un progetto di design veramente esistente in Apple, non sono più così sicuro che sia pronto per Snow Leopard. Un nuovo aspetto grafico non è un elemento che Apple può presentare di fronte agli sviluppatori di terze parti all’ultimo momento. Se l’idea è quella di distribuire Snow Leopard presto (entro la fine di agosto, mettiamo), allora non c’è tempo sufficiente per permettere agli sviluppatori di aggiornare i loro software in modo che abbiano un aspetto gradevole con un nuovo tema di interfaccia grafica. (Inoltre esiste il problema di creare software che abbia un buon aspetto sia con il nuovo tema, sia con i vecchi — ossia l’aspetto grafico di Mac OS X 10.5, 10.4, ecc.).

Pertanto il mio istinto mi dice che Snow Leopard non avrà Marble, che sarà una novità di Mac OS X 10.7. Ma non scommetterei molto sul fatto che Apple venga incontro alle esigenze degli sviluppatori di terze parti. 

Sono considerazioni estremamente ragionevoli e puntuali. Per quanto mi riguarda rimango convinto che Apple abbia davvero un asso nella manica con Snow Leopard. Una settimana fa, MacFixIt aveva pubblicato un articolo contenente un link all’album fotografico su Flickr di un utente (“inewton1974”) che aveva messo in rete tutta una serie di schermate catturate presumibilmente dall’ultima beta di Snow Leopard. Ora le immagini sono sparite, ma AppleInsider ne ha ancora molte nel suo articolo. Come si può vedere, allo stato attuale, se escludiamo quelle sottigliezze di cui parla AppleInsider, Snow Leopard appare praticamente indistinguibile da Leopard. Sebbene io sia certo che esistono persone disposte a spendere 129 Euro per un sistema operativo migliore nelle fondamenta però uguale al predecessore in superficie — io sono una di quelle — sono altrettanto certo che non sia sufficiente puntare solo alle novità sotto il cofano per vendere Snow Leopard. Se non altro perché molti dei benefici che Mac OS X 10.6 porta con sé sono di natura troppo tecnica da convincere l’utente medio o tecnicamente non preparato a spendere denaro per un tale aggiornamento. Ci deve essere qualcosa di facilmente comprensibile su cui far leva.

È per questo che io non escludo affatto la sorpresa finale, e ritengo che sia ancora possibile che “Marble” venga presentato come nuovo ‘volto’ del sistema operativo. Potrebbe anche essere che “Marble” non sia una veste grafica fissa del nuovo Mac OS X, ma che si inauguri un sistema per personalizzare l’interfaccia grafica, magari con un nuovo sistema di ‘temi’ (skin), di cui “Marble” rappresenta l’impostazione di default. Snow Leopard potrebbe ‘tradurre’ l’aspetto del software per Mac OS X finora prodotto per fare in modo che appaia decentemente nel tema Marble, e poi i vari sviluppatori potranno rilasciare man mano degli aggiornamenti dei loro software che abbiano le rifiniture necessarie per essere visualizzati sfruttando al meglio i nuovi colori e il nuovo aspetto grafico di Snow Leopard.

Sono riflessioni puramente istintive, non sono un programmatore, ma da quel che ho visto di Snow Leopard finora sono convinto che non sia tutto lì, che ci sia ancora qualcosa che bolle in pentola, qualcosa che renda Snow Leopard appetibile sotto altri aspetti non strettamente tecnici/tecnologici. Ma come sempre, mi metto prudentemente alla finestra e aspetto che Apple mi stupisca ancora una volta. Se no dov’è il bello?

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