È solo rock and roll

Mele e appunti

Fra poche ore inizierà l’annunciato evento Apple a tema musicale, It’s only rock and roll, but we like it. È lapalissiano che si parlerà di musica, di iTunes, di iPod, vuoi per tradizione (settembre è sempre stato il mese dedicato all’introduzione di nuovi iPod), vuoi perché le immagini degli inviti parlano chiaro, rappresentando le classiche silhouette danzanti con iPod bianco. Quali saranno le novità presentate in questo nove nove duemilanove? John Gruber ha già pubblicato le sue previsioni, e onestamente è difficile dire qualcosa in più.

Su una cosa in particolare sono d’accordo con Gruber: io, come lui, non credo che oggi vedremo sparire l’iPod classic. È troppo presto. La piattaforma touch ha certamente squassato il mercato degli iPod: iPhone e iPod touch sono stati i concorrenti più agguerriti degli iPod tradizionali, ma il classic conserva ancora un elemento di vantaggio: la capienza. Secondo me il classic sparirà quando verrà introdotto un iPod touch da almeno 100–120 GB.

Per il resto le previsioni messe insieme da Gruber hanno abbastanza senso:

L’iPod più importante, il touch, avrà una fotocamera, e credo sarà al pari di iPhone 3GS in quanto a velocità del processore e a RAM. Tre i tagli: 16/32/64 GB al prezzo di 199/299/399 dollari. iPhone OS è il futuro del marchio iPod. Anche iPod nano avrà una fotocamera. Il classic non se ne andrà ancora: credo che ne aumenteranno la capacità da 120 a 160 GB e terranno il prezzo fermo a 249 dollari.

Poco più avanti, Gruber fa notare una cosa interessante:

LO SHUFFLE — Istintivamente penso che l’attuale iPod shuffle senza pulsanti sia stato un piccolo fiasco dal punto di vista delle vendite, e che nel migliore dei casi sia stato una delusione. Notate niente di strano nell’attuale pagina dell’Apple Store dedicata all’iPod shuffle? Sì, Apple continua a vendere gli shuffle della generazione precedente. E non è un’operazione allo scopo di esaurire le scorte: Apple sta continuando a produrli. È difficile non attribuire questa continua domanda per i vecchi shuffle ai problemi di design dello shuffle più recente. Pertanto ritengo che Apple potrebbe presentare un nuovo shuffle completamente rivisto sotto il profilo del design — magari ricompariranno persino i pulsanti.

Sull’ultimo iPod shuffle avevo già espresso alcune perplessità, e personalmente lo ritengo un passo indietro rispetto allo shuffle di seconda generazione, finora il più indovinato della sua categoria per dimensioni ed ergonomia. Sì perché credo vi sia un limite alla corsa alla miniaturizzazione. Ho sempre pensato una cosa rispetto ai dispositivi portatili: l’importante non sono tanto le dimensioni dell’oggetto in se stesse, quanto sapere dove metterlo. Non sempre il microscopico è un beneficio, basti pensare alle chiavette USB. Per intenderci, questo prodotto di Sony è geniale in sé, è piccolissimo, è incredibile che possa immagazzinare fino a 8 GB di dati. Ma è anche facilissimo da perdere, ed è per questo che preferisco l’ultima idea di LaCie. iamaKey è una chiave USB, letteralmente, e la si mette con le altre chiavi; diventa automaticamente più difficile da smarrire e mi sembra, in generale, un’idea più pratica.

Tornando ad Apple, se davvero verrà presentato un nuovo shuffle, sono curioso di vedere il tipo di progressione progettuale; in altre parole, di vedere se e come Apple è tornata sui propri passi.

Per quanto riguarda iTunes, secondo vari rumour, la nuova versione (la nove — un altro nove, oggi) dovrebbe incorporare non meglio identificate funzioni di social networking e sì, sto già alzando gli occhi al cielo. Anch’io, come Gruber, sono più interessato a sapere se sarà ancora un’applicazione a 32 bit. Se non lo sarà, suggerisco immodestamente agli ingegneri Apple in ascolto (nessuno, ma fa niente) di cogliere l’occasione, quando si tratterà di produrre una versione di iTunes a 64 bit, per riscrivere il dannato programma dalle fondamenta in su. Così forse sarà meno pachidermico, meno lento nelle operazioni (specie per chi ha biblioteche musicali cospicue), e sembrerà davvero un’applicazione Mac all’altezza dei suoi compiti, ormai tanti, ormai troppi.

In ogni caso, è solo rock and roll, e ci piace così. A me basterebbe rivedere Steve Jobs sul palco. Schiller è un buon diavolo, ma mi manca il carisma di Steve.

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