Cuil prodest?

Mele e appunti

La notizia ha già fatto il giro della Rete: un’ex dipendente di Google, Anna Patterson, suo marito Tom Costello, e un altro ex dipendente, Russell Power, hanno fondato Cuil (da pronunciarsi: “cool”), un nuovo motore di ricerca che vuole entrare in competizione con Google. Idea coraggiosa, senza dubbio. Come fa notare Rory Cellan-Jones nel suo articolo, l’atteggiamento competitivo traspira anche dalle FAQ:

D: Quali informazioni conservate sul mio conto?
R: Nessuna. Analizziamo il Web, non i suoi utenti. Leggete la nostra Policy sulla privacy per ulteriori informazioni. È corta. 

È ovvio che l’impresa è appena partita, per cui non c’è granché da commentare. Qualche veloce considerazione a caldo:

1. L’interfaccia mi piace. Si ispira evidentemente a Google: il nome del motore di ricerca è in grande, sopra il campo di testo per immettere la ricerca, presenza estremamente contenuta di link, pagina spoglia. Trovo indovinata la scelta dei colori; i miei occhi ringraziano per lo sfondo nero e i colori freddi.

2. Anche la pagina dei risultati è graficamente interessante, così come è piacevole l’idea di incorporare immagini correlate ai risultati, il tutto in un layout che ricorda vagamente un giornale. La possibilità di esplorare per categorie è un’altra idea che ha potenziale. C’è del buono, insomma.

3. Purtroppo le ricerche lasciano ancora a desiderare; i server di Cuil, forse per l’improvvisa attenzione da parte del pubblico, hanno faticato non poco a gestire le richieste. Più volte mi è capitata la pagina “Nessun risultato trovato per …” o “Il motore di ricerca non è al momento disponibile…”, ecc. Per competere con Google ci vuole ben altro. Un motore di ricerca deve fare essenzialmente una cosa: rispondere con rapidità e completezza alle richieste dell’utenza. Google è insuperato su questo campo, direi anche insuperabile. Cuil parte male: se i risultati di una ricerca non ci sono, sono evidentemente incompleti, o i server non ce la fanno a gestire il traffico, un utente non ha interesse a ritornare. Mai come in questo difficile settore è fondamentale la prima impressione.

4. E parlando di prima impressione, che razza di nome è “Cuil”? La pronuncia non è intuitiva: se non avessi letto che va pronunciato cool, mai lo avrei pensato. Non sono un madrelingua inglese, ma suppongo che anche per gli anglofoni non vi sia immediatezza. Ho fatto leggere “cuil” ad Alex, la voce sintetizzata di Mac OS X, e lo ha pronunciato kii-ul. Sembra una sciocchezza, ma il nome è importante. Google è immediato, ha un suono divertente, si ricorda facilmente, e ormai è stato integrato nel vocabolario inglese come vero e proprio verbo (to Google — cercatelo nel Dizionario Oxford di Mac OS X).

Insomma, per adesso Cuil è un motore di ricerca… diesel. Faccio comunque tanti auguri ai fondatori e ne ammiro il coraggio.

The Author

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