Ancora appunti su MacBook Air

Mele e appunti

Andavo a 123 all’ora… – Qualche giorno fa i tecnici di Macworld USA hanno effettuato dei test preliminari sulle prestazioni del MacBook Air (in configurazione standard con processore Core 2 Duo a 1,6 GHz e disco rigido da 80 GB), e i risultati sono stati pubblicati in questo articolo. Anche se non si è pratici con l’inglese, è possibile dare un’occhiata alla tabella, che come di consueto riporta i tempi d’esecuzione delle varie prove eseguite con una serie di applicazioni diverse, mettendo a confronto vari Mac. Dai primi risultati pare che il MacBook Air sia il più lento fra tutti i Mac dotati di processore Intel Core 2 Duo; più lento anche del Mac mini con processore a 1,83 GHz. “Il punteggio di Speedmark, 123, è il più basso fra tutti quelli fatti registrare da portatili Mac basati su processori Intel”, scrive Jason Snell, “ma batte decisamente il nostro portatile PowerPC di riferimento, il PowerBook G4 da 15 pollici a 1,67 GHz”. E ci mancherebbe. Onestamente, comunque, i risultati “deludenti” non mi stupiscono: considerando la mera velocità di clock, MacBook Air è il portatile con il processore più lento di tutta la famiglia, sia dei MacBook che dei Mac da scrivania. Che le prestazioni siano modeste è prevedibile. Snell, del resto, concorda:

Anche se nessuno dei risultati dei nostri test è stato particolarmente al di sotto delle aspettative, viste le specifiche piuttosto modeste di MacBook Air, occorre andare cauti con questi valori preliminari. Collaudare una novità hardware Apple è sempre complesso e spesso vengono introdotte delle variabili nelle nostre procedure di prova che ci obbligano a pianificare con molta attenzione il metodo migliore per testare un sistema. Nel caso di MacBook Air abbiamo scoperto che una delle nostre presupposizioni di base (una serie di test che riguardano l’avvio e il caricamento di dati attraverso una rete Ethernet) potrebbe essere problematica con questa particolare macchina, che può collegarsi a reti Ethernet solo mediante un adattatore USB [che non supporta la Ethernet Gigabit, n.d.RM]. Abbiamo provato il sistema con e senza adattatore e continueremo a indagare i possibili effetti che le specifiche caratteristiche di rete di MacBook Air possano avere sui nostri test.

Tutto questo per dire, sostanzialmente, che i test di Macworld non devono essere presi per assoluti. Va sottolineato, a mio avviso, perché sin da quando è stato presentato al Macworld Expo di San Francisco, MacBook Air è stato sottoposto a critiche completamente astratte. Non ha molto senso scartare questo nuovo portatile soltanto leggendo dei numeri sulla carta (che sia carta vera e propria o un sito Internet) e sono molto curioso di leggere impressioni d’uso quotidiane. Lo stesso Jason Snell ne ha uno in prova e lo sta preparando per farne la sua macchina principale. Staremo a vedere.

Un ultima nota sui test effettuati da Macworld: come si può vedere nella tabella, le prove hanno riguardato applicazioni come Adobe Photoshop CS3, Cinema 4D XL, Compressor 3, iMovie HD, iTunes 7.5, Unreal Tournament 2004 (un gioco sparatutto, per chi ancora non lo sapesse), il Finder e HandBrake. È chiaramente con programmi professionali come Photoshop, Cinema 4D e Compressor che si verificano le prestazioni pure di una macchina, ma probabilmente ci sarà una larga fetta di utenza che nemmeno le utilizza o, nel caso di Photoshop, che ne fa magari un uso non così intensivo da accorgersi che MacBook Air è di 24 secondi più lento rispetto a un MacBook Pro Core 2 Duo a 2,2 GHz. Ribadisco, è ovvio che il processore di MacBook Air sia meno performante: ha una velocità di clock più lenta degli altri Mac, e il processore stesso è fisicamente più piccolo degli altri per potersi adattare allo spazio ristretto di MacBook Air. Immagino che scaldi meno per risparmiare energia e batteria e che possa persino essere meno vispo di uno stesso Intel Core 2 Duo a 1,6 GHz di dimensioni “normali”.

Tentativi di espansione – Nei post precedenti ho tirato in ballo la possibilità di sfruttare le porte posteriori dei Cinema Display come estensione alle limitate capacità di espansione di MacBook Air. Mi è stato fatto notare che non basta collegare un Mac a un Cinema Display solo mediante la connessione video, ma per poter utilizzare le porte USB e Firewire dei monitor Apple occorre collegare anche una porta USB e una porta Firewire del Mac. MacBook Air non ha porta Firewire. Immagino però che collegando l’unica uscita USB si possa perlomeno sfruttare lo hub USB del Cinema Display e guadagnare una porta USB. Chi ha un Cinema Display può confermare se, connettendo solo il cavo USB al Mac le porte USB del monitor funzionano? O è comunque necessario effettuare il collegamento completo, anche del cavo Firewire? Ovviamente il manuale del Cinema Display non tratta questo caso particolare. MacBook Air è l’unico Mac a non avere porta Firewire dai tempi del primo iBook G3 conchiglione.

Riproduzione di contenuti multimediali – Ecco, questa non l’ho capita. Pare che MacBook Air possa servirsi di un’unità ottica remota per installare software e persino per fare il boot da un DVD di installazione Mac OS X ma non posssa riprodurre CD audio o film in DVD. Prima che comparissero MacBook Air e la funzione Remote Disc era già possibile per un Mac accedere ai contenuti di un supporto ottico inserito in un lettore di un altro Mac. Bastava avviare la condivisione documenti sul Mac 1 con CD/DVD già inserito, e collegarsi al Mac 1 dal Mac 2. Nella lista dei volumi offerta a Mac 2 compariva anche il CD/DVD e, nel caso di un film in DVD, era possibile riprodurlo da DVD Player sul Mac 2. Ho fatto personalmente la prova usando due miei PowerBook G4 e funziona. Devo quindi dedurre che non sia possibile utilizzare questo espediente con il nuovo MacBook Air? In caso affermativo, sarei curioso di vedere come Apple ha bloccato questa funzionalità.

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