Con 8 anni di ritardo

Mele e appunti

Finalmente, a otto anni di distanza, sono riuscito ad acquisire un PowerMac G4 Cube [vedi Wikipedia (ING), Wikipedia (IT)]. La configurazione attuale è piuttosto modesta: processore G4 da 450 MHz, 256 MB RAM, disco rigido da 20 GB, lettore CD/DVD ROM. Il computer, arrivato via eBay da un venditore eccellente, presenta qualche segno d’uso e cosmeticamente è tutt’altro che “pari al nuovo”, ma niente che il venditore non avesse già descritto nella descrizione dell’oggetto. Il Cube giunge direttamente dalla Silicon Valley in California, ed è un’unità ricondizionata e controllata. Il firmware era già aggiornato e sul disco (nuovo) c’era installata una copia di Mac OS 9.2.2. Purtroppo mancano la sua tastiera estesa (la Apple Pro Keyboard traslucida con i tasti neri, una delle mie preferite) e il mouse ottico Apple Pro Mouse, anch’esso nero. Anche la coppia di altoparlanti Harman Kardon dedicati (visibili, per esempio, in questa immagine). D’altronde una delle ragioni per cui il Cube mi è stato venduto a un prezzo irrisorio era anche l’assenza di qualsivoglia periferica, e comunque si tratta di acquisti che posso fare più avanti.

Espandibile? Certamente

Il percorso di upgrade, per una macchina come questa, parte senza dubbio dalla RAM, espandibile a 1,5 GB (nient’affatto male, considerando che si tratta di un Mac di otto anni fa); segue la ricerca di un disco rigido più capiente e veloce; dopodiché tutto dipende dall’utilizzo che uno intende fare del Cube. Per chi vuole un Cube assolutamente performante esistono schede video migliori (mi pare si arrivi fino a 128 MB di VRAM) e schede di aggiornamento processore fino a velocità di 1,8 GHz (stiamo parlando sempre di PowerPC G4). Ho appena messo piede nella comunità di entusiasti del Cube, per cui non sono ancora ben informato, ma mi sembra di capire che per fare aggiornamenti così radicali (scheda video + processore veloce) sia necessario effettuare qualche modifica alle interiora del Cube, nonché aggiungere ventole per raffreddare il nuovo hardware. Onestamente per adesso non voglio seguire alcun percorso troppo drastico e mi accontento di mettere più RAM, un nuovo disco rigido, una scheda AirPort e gli altoparlanti. Questi ultimi parrebbero un di più, a prima vista, ma occorre notare come il Cube sia assolutamente muto senza di essi (o almeno di un gingillo come il Griffin iMic), in quanto è privo di porte di uscita/ingresso audio. Le casse Harman Kardon progettate appositamente per il Cube e vendute insieme ad esso si collegano a una delle due porte USB, e sono dotate di un piccolo amplificatore, il quale ha a sua volta una presa per cuffie (qui c’è una foto che illustra lo scatoletto).

Il Cube in pista

Una volta sistemato in quella che sarà probabilmente la sua postazione definitiva, ho riesumato la gloriosa accoppiata Apple USB Keyboard + Apple USB Mouse (rotondo) che appartenevano al defunto iMac G3. Ho collegato il monitor CRT Belinea da 17 pollici che prima usavo come monitor principale, e ho acceso il Cube. Prima cosa che non sapevo: non esiste un “tasto di accensione”. Si poggia il dito sull’icona di accensione nella faccia superiore del Cube e un sensore avvia la macchina e una luce biancastra illumina l’icona. È una sensazione molto piacevole, che ricorda curiosamente l’interfaccia tattile di iPod Touch e iPhone. Il Cube si accende, ed ecco un altro aspetto che mi lascia sorpreso: il silenzio. Lo avevo letto, me lo avevano raccontato, ho posseduto un iMac G3 che ha lo stesso sistema di raffreddamento per induzione (senza ventole), avevo visto il Cube in mostra nei negozi quando uscì ma erano ambienti rumorosi… Insomma, a parte il lieve frullare del disco rigido o di un CD/DVD, è silenzio assoluto e praticamente non c’è differenza percettibile fra il Cube spento e il Cube acceso.

Poi ecco Mac OS 9 avviarsi, fulmineo. Dopo tutto questo tempo e questa assuefazione a Mac OS X non ricordavo quasi la velocità di un Mac OS 9 “pulito” su un G4 a 450 MHz. Installo subito Mac OS X Tiger, aggiornando e quindi avendo già un Mac OS 9 pronto per l’Ambiente Classic. L’installazione procede senza problemi e dopo una ventina di minuti riavvio in Mac OS X 10.4.0. Dopo altro tempo passato con Aggiornamento Software, il Cube si ritrova con Mac OS X 10.4.11 e tutto l’aggiornabile aggiornato. Sono rimasto piacevolmente impressionato dalla reattività di Tiger e del Cube. Per avere soltanto 256 MB RAM e un G4 da 450 MHz devo dire che mi aspettavo di peggio. La pietra di paragone per quanto riguarda la performance è il mio PowerBook G4 Titanium a 500 MHz e con 1 GB di RAM. In alcune operazioni il Cube sembra più veloce del TiBook. Suppongo giochi a favore del Cube una scheda grafica migliore (16 MB di VRAM contro gli 8 MB del TiBook), ma incredibilmente Safari è percettibilmente più veloce, sia rispetto a Safari sotto Tiger sul TiBook, sia rispetto a Safari sotto Leopard sul PowerBook G4 Aluminium (1 GHz, 1,25 GB RAM). Non ho fatto verifiche al cronometro, ma la differenza di velocità e reattività è visibile. Strano, perché la connessione Internet arriva al Cube condivisa dal PowerBook G4 Aluminium via Ethernet (10/100 MBit). Chissà, forse il vantaggio del Cube è quello di avere un Mac OS X installato di fresco e quindi privo di tutta la “sporcizia” che si accumula quando si installano le applicazioni più disparate.

Soddisfatto e anche rimborsato

Non ho ancora deciso che mansioni far svolgere al nuovo arrivato. Potrebbe fungere da piccolo media center, da server musicale, ecc. Per ora sono soddisfatto di come si comporta con Mac OS X Tiger e non vedo la necessità di forzare un upgrade a Leopard, né di intervenire con aggiornamenti hardware drastici. Preferisco avere un Cube silenzioso e non voglio aggiungere ventole e ventoline. Potrei tentare, più in là, di procurarmi il processore G4 a 500 MHz di un altro Cube e fare lo scambio. Si vedrà. Obbligatoria la scheda AirPort: mi piace l’idea di un Cube “indipendente”, che possa collegarsi alla rete di casa anche in caso di spostamenti. Adesso la sua funzione principale è quella di “seconda finestra” sul Web. In Safari ho importato tutti i bookmark del Safari che ho sul PowerBook G4 12″ più tutti quelli di Camino, poi ho installato il prezioso NetNewsWire 3.1. Ora diventato freeware, è il reader di feed RSS. Un’interfaccia perfettamente Mac-like, una gestione più che intuitiva dei feed, la possibilità di fungere da browser quando si vuol leggere la notizia direttamente nel sito Web originario, sono solo alcune delle caratteristiche che rendono questo software un’icona fissa nel mio Dock. Bene, ora vado a fare un giro su CubeOwner, tappa obbligatoria per tutti i possessori di un Cube. Il sito è ricchissimo di risorse, manuali, documentazione, foto di vari hack e modifiche più o meno radicali, e molto altro. E per chi se lo fosse chiesto, sì, c’è già chi ha messo un Mac mini dentro a un Cube.

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Writer. Translator. Mac consultant. Enthusiast photographer. • If you like what I write, please consider supporting my writing by purchasing my short stories, Minigrooves or by making a donation. Thank you!

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