Quix, il super-bookmarklet

Mele e appunti

Tanto per chiarire il titolo, magari un po’ criptico per alcuni: un bookmarklet (fusione delle parole inglesi bookmark, segnalibro, e applet, piccola applicazione) è un piccolo programma JavaScript che può essere memorizzato come un normale URL all’interno dei segnalibri in un browser.

All’inizio guardavo i bookmarklet con diffidenza, ma ne ho presto scoperto l’indubbia utilità. Dato che ho già la barra dei preferiti di Safari piuttosto piena, ho cercato di sfoltire e di tenere soltanto i bookmarklet che utilizzo più frequentemente:

  • Instapaper, che mi permette appunto di conservare pagine Web da leggere in un secondo momento.
  • Blackr si utilizza quando si stanno guardando foto su flickr. Quando ci si trova nella pagina Web di una foto, attivando blackr tutta la pagina viene oscurata da una maschera nera, a eccezione della foto. Serve in sostanza a eliminare ogni distrazione cromatica e a concentrarsi soltanto sulla foto. Sembra una sciocchezza, ma questo permette davvero di apprezzare le fotografie, specie in bianco e nero.
  • Readability (lett. ‘leggibilità’) è forse il bookmarklet migliore in circolazione. Serve a eliminare tutto il superfluo da una pagina Web contenente un articolo o un testo principale, così da poterlo leggere con agilità e facendo riposare gli occhi. Di Readability ho già parlato su questo blog.
  • Quietube, funziona analogamente a Readability, ma sulle pagine e i contenuti di YouTube, eliminando quindi tutto ciò che sta intorno a un video e lasciando che sia giustamente il filmato a essere il protagonista.
  • Mi servo poi del bookmarklet di MarsEdit, quando mi trovo su un sito interessante e voglio aprire automaticamente l’editor per scrivere un articolo a riguardo su uno dei miei blog (sistema ottimo e veloce per segnalare link).

Un paio di settimane fa ho scoperto Quix. Dopo aver letto la documentazione a riguardo, l’ho subito trascinato al primo posto a sinistra nella barra dei preferiti di Safari. È una gran trovata. In parole povere, è come avere un piccolo Terminale nel browser, che fa risparmiare qualche clic di troppo soprattutto per compiti ripetitivi. Una volta sistemato nel browser, basta fare clic su di esso (oppure, chi preferisce non toccare il mouse può mettere Quix come primo segnalibro a sinistra, e allora basterà richiamarlo con ⌘-1) e apparirà una casella con un prompt:

quix.png

A questo punto basta imparare la semplice sintassi di molti comandi già incorporati in Quix per svolgere rapidamente ricerche sul Web o richiamare un servizio particolare o addirittura attivare altri bookmarklet senza averli nemmeno nel browser. Qualche esempio:

  • e — invia per email il link della pagina attuale
  • g — effettua una ricerca su Google (es: g apple equivale ad andare sul sito di Google e inserire apple come termine di ricerca)
  • img — effettua una ricerca su Google Immagini
  • gs — effettua una ricerca Google all’interno del sito corrente
  • map — richiama Google Maps
  • imdb — effettua ricerche sull’Internet Movie Database (la sintassi è sempre la stessa di prima: digitare imdb seguito dal nome di un attore o dal titolo di un film)
  • w — per cercare nella Wikipedia (inglese)
  • read — attiva Readability [l’autore ha attivato questo comando di recente, suppongo a grande richiesta — io stesso gli avevo scritto pregandolo di includerlo]
  • tn — invia il link della pagina attuale su Twitter
  • t — seguito dal nome utente, mostra la pagina Twitter dell’utente
  • db — inserisce la pagina attuale fra i bookmark di Delicious

Questi sono solo alcuni dei comandi disponibili e sono fra quelli che ho subito memorizzato per facilitarmi la vita. Un elenco completo si trova a questa pagina (richiamabile anche scrivendo help al prompt di Quix). Quando c’è un aggiornamento al bookmarklet, è Quix stesso ad avvertire, e l’aggiornamento avviene automaticamente e in maniera indolore. I più esperti, poi, hanno pane per i loro denti, in quanto Quix è totalmente personalizzabile, ed è possibile aggiungere e configurare nuovi comandi. Chi preferisce, o è abituato a lavorare senza staccare troppo le mani dalla tastiera, troverà in Quix uno strumento prezioso per velocizzare tutta una serie di operazioni frequenti che spesso richiedono di fare clic qua e là col mouse o di accedere prima a un certo sito e da lì inserire i termini di ricerca in un campo apposito. Comunque lo consiglio decisamente a tutti.

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