Gli ingranaggi dell'orologio

Mele e appunti

X.5 Time Machine: Un resoconto molto dettagliato del funzionamento di Time Machine, e lettura direi obbligata per chi mastica bene l’inglese. Detto questo, non condivido alcune opinioni dell’autore, specie per quanto riguarda certi aspetti dell’interfaccia di Time Machine:

Time Machine presenta inoltre due elementi grafici: un’icona che appare nel Dock per default in Mac OS X 10.5 (questa tendenza di Apple di affollare il Dock comincia a ricordarmi il menu Start di Windows e il Desktop di Windows, che vengono riempiti di schifezze da ogni installer – Apple ha semplicemente un monopolio migliore che le permette opportunità di ‘spam’ più esclusive) e un elemento nella barra menu che è stato aggiunto con l’aggiornamento a Mac OS X 10.5.2. Vi permette di avviare un backup e di lanciare Time Machine. E si mette a ruotare come un forsennato nel senso sbagliato quando il backup è in corso (l’icona che appare nella barra laterale di una finestra del Finder accanto al disco dedicato a Time Machine presenta due frecce che girano nel senso giusto, però).

Anzitutto il commento fra parentesi sul Dock affollato è una sciocchezza colossale: in primo luogo, qualsiasi cosa Apple metta di default nel Dock la si può levare con un drag & drop del mouse subito dopo l’installazione del sistema. L’operazione si fa in due secondi. E poi, Dock affollato? Non è molto che ho installato Tiger sul mio PowerMac G4 Cube, e le icone che compaiono di default dopo l’installazione del sistema sono 10 nella parte sinistra e 2 nella parte destra (il link al sito Apple e il Cestino). Nel 99% dei casi è l’utente stesso che decide di affollare il Dock come gli pare e piace.

Nella porzione che ho tradotto qui sopra l’autore rimanda a un altro suo post in cui critica pesantemente la presenza, l’aspetto e il funzionamento della nuova icona di Time Machine che appare nella barra dei menu:

Ma l’icona stessa è proprio stupida. Non solo si mette a ruotare e a distrarre l’utente ogni volta che Time Machine svolge il proprio lavoro (rovinando così la bellezza della trasparenza delle operazioni di Time Machine), ma quella cosa maledetta gira in senso contrario! L’orologio va all’indietro, dando così l’impressione di riportare i dati in un qualche stato precedente, in altre parole cancellando i lavori o le modifiche più recenti. Chiaramente non mi metterei a pensare che in Apple siano stati tanto negligenti da far passare un simile bug, ma la mia prima reazione vedendo l’icona girare in quel modo è stata di panico perché la macchina stava eliminando i miei dati. Stavo quasi per forzare uno spegnimento o un termine del processo, poi mi sono calmato.

In realtà la presenza dell’icona nella barra dei menu accentua la trasparenza delle operazioni di Time Machine, perché finalmente sappiamo un po’ di più di quel che sta facendo, invece di sentire semplicemente il disco esterno frullare come un pazzo e le ventole del Mac girare più velocemente (e rumorosamente). Quel che l’autore intendeva forse dire è che lui preferisce che le operazioni di Time Machine avvengano nell’invisibilità e nell’oscurità. Ognuno ha i suoi gusti. In ogni caso l’antidoto è semplice: rimuovere l’icona. Stesso dicasi per la ‘distrazione’: questo tizio è onestamente la prima persona a cui sento dire che la piccola icona di Time Machine è un elemento di distrazione. In parte può essere condivisibile la sua critica al movimento in senso antiorario di lancette e freccia dell’icona. Forse avrebbe più senso che un tale movimento venisse collegato all’operazione di ripristino dei dati (perché in quel momento Time Machine sta effettivamente andando indietro nel tempo). Questo però implicherebbe l’assegnazione di più comportamenti all’icona della barra menu. Almeno due: uno per segnalare che il backup è in corso, l’altro per segnalare il recupero dei dati.

L’incongruenza, tuttavia, emerge da sola. L’effettuare un backup periodico è un’operazione automatica, il recupero dei dati è un’operazione manuale (Time Machine non si sogna di ripristinare i dati a uno stadio precedente senza il consenso dell’utente). Pertanto è sufficiente una sola animazione, quella necessaria a segnalare l’unica operazione che Time Machine svolge in automatico: il backup. La scelta del tipo di animazione (le lancette e la freccia che girano al contrario) è iconica e il messaggio implicito che trasmette è: “Time Machine, l’applicazione che ti porta indietro nel tempo, è attualmente in funzione”, non “Time Machine ti sta ora portando indietro nel tempo”. La differenza, così verbalizzata, è sottile, ma l’intuito funziona più rapidamente. E sarei curioso di sapere quanti hanno avuto la stessa impressione sbagliata dell’autore dell’articolo la prima volta che hanno visto l’icona in funzione.

Ho fatto una divagazione più lunga e pedante del previsto. In realtà l’articolo su Time Machine scritto da Porst (il primo link) è eccellente e approfondito e ne consiglio la lettura. Il significato delle mie precisazioni sta nel fatto che personalmente odio leggere commenti fuori dalle righe e un atteggiamento di superiorità purtroppo comune a molti programmatori che scrivono articoli sui loro blog (in tutta onestà non so nemmeno se questo Porst sia o no un programmatore). Soprattutto quando partono da preferenze del tutto soggettive e da esperienze negative del tutto particolari e specifiche, e da lì si mettono a pontificare su quel che Apple dovrebbe o non dovrebbe fare.

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