Vista: ma perché poi?

Mele e appunti

Bruce Schneier, alcuni giorni fa, ha scritto un interessante intervento sul DRM in Windows Vista. Schneier ha inserito l’articolo nel numero di febbraio della sua newsletter mensile Crypto-Gram, di cui curo la traduzione italiana per Communication Valley. Riporto qui alcuni stralci significativi, interpolando qualche mia considerazione.

Windows Vista comprende una serie di “funzionalità” assolutamente indesiderate. Tali funzionalità renderanno i computer meno affidabili e meno sicuri. Li renderanno meno stabili e più lenti. Causeranno problemi di supporto tecnico. E in alcuni casi potrà essere necessario aggiornare le periferiche e il software che già possediamo. E queste funzionalità non fanno nulla di utile, anzi lavorano contro di noi. Si tratta di funzioni di gestione dei diritti digitali (DRM) incorporate in Vista per ordine dell’industria dell’intrattenimento.

E non si possono rifiutare.

Facciamo finta di non aver mai letto nulla di Vista finora. Mettiamoci nei panni di un utente PC che ha una macchina relativamente moderna con installato Windows XP. Un utente che sta vagliando la possibilità di passare a Vista. Già questo incipit di Schneier non promette nulla di buono. Ma proseguiamo.

I dettagli sono piuttosto tecnici, ma fondamentalmente Microsoft ha revisionato gran parte del nucleo del sistema operativo per aggiungere una tecnologia di protezione per nuovi formati media come i dischi ottici HD DVD e Blu-ray. Certi percorsi di output ad alta qualità, sia audio che video, sono riservati a periferiche protette. A volte la qualità di output viene degradata artificialmente; altre volte la riproduzione è del tutto inibita. E Vista impiega continuamente le risorse della CPU per monitorare se stesso, cercando di capire se l’utente sta cercando di fare qualcosa che Vista ritiene inopportuno. In caso questo avvenga, il sistema operativo limita le funzionalità e in casi estremi riavvia il sottosistema video. Non sappiamo ancora i dettagli precisi a riguardo e quando in profondità il sistema si spinga, ma le prospettive non sono buone.

Qui una persona assennata dovrebbe aver già capito l’antifona. Poi esiste certa gente che è capace di minimizzare il problema fino a oltrepassare il ridicolo, o a far finta che non esiste, o a pensare che Schneier sia una voce di parte; sì, è sempre stato molto critico nei confronti di Microsoft, ma è egli stesso utente Windows, e le sue critiche riguardano la sicurezza.

Microsoft ha inserito in Vista tutte quelle feature che inibiscono le funzionalità perché vuole dominare l’industria dell’intrattenimento. Questa ovviamente non è la versione dei fatti secondo Microsoft, che dichiara che non ha avuto scelta, che è Hollywood a esigere il DRM in Windows così da permettere la visione di “contenuti premium” (cioè quei film da poco usciti e che stanno ancora facendo profitti) sui nostri computer. Se Microsoft non si adeguasse, sarebbe relegata a un ruolo secondario perché Hollywood toglierebbe il supporto alla piattaforma Windows.

Sono tutte sciocchezze.

Se a qualcuno la posizione di Microsoft in merito al DRM ricorda le parole di Steve Jobs nel suo recente intervento sul DRM nella musica venduta attraverso l’iTunes Store (fonte originale | traduzione italiana), è meglio fare le debite proporzioni prima di lanciarsi in paragoni affrettati. Lo dico per quelle persone che di fronte alle porcate di Microsoft affermano che Apple non è da meno. Da una parte (Apple) abbiamo un sistema DRM, FairPlay, che implementa alcune restrizioni su tracce audio acquistabili presso l’iTunes Store. Le limitazioni sono circoscritte al solo ambito dei file audio protetti che si scaricano dall’iTunes Store, nient’altro. iTunes riproduce senza problemi CD audio regolarmente acquistati e permette di convertirli in formati audio compressi e non. Dall’altra (Microsoft) abbiamo un sistema DRM esteso all’intero sistema operativo, che limita decisamente la libertà del malcapitato che ha deciso di comprare Vista (qualche centinaio di Euro) e di installarlo sul proprio computer. Come dice più avanti Schneier:

Microsoft sta cercando di ottenere molto di più: non solo Hollywood, ma anche i produttori di periferiche. Il DRM di Vista obbligherà gli sviluppatori di driver a conformarsi a ogni genere di regolamentazioni e a certificarsi, altrimenti i driver non funzioneranno. E Microsoft sta pensando di estendere questa situazione anche ai produttori indipendenti di software. È un’altra guerra per il controllo del mercato informatico.

Purtroppo noi utenti ci troviamo nel bel mezzo del fuoco incrociato. Non solo siamo costretti a convivere con sistemi DRM che interferiscono con i nostri legittimi diritti d’uso del contenuto che acquistiamo, ma dobbiamo forzatamente accettare sistemi DRM che interferiscono con l’intero utilizzo del computer, anche con quegli utilizzi che nulla hanno a che vedere con il copyright.

Ecco, a questo punto ripropongo il quesito che ho per la testa sin da quando è apparso Vista: che senso ha passare a Vista?

1. Per l’interfaccia grafica? (Sono utente di Mac OS X dal 2002, mi scuserete se per me l’interfaccia grafica di Windows Vista non è niente di nuovo). Per un’esperienza visiva soddisfacente occorrono PC nuovi: processore veloce, tanta RAM, scheda grafica più che decente (sempre che i driver siano supportati al 100% e certificati).
2. Per la sicurezza? Secondo Gates, la sicurezza è la caratteristica chiave di Windows Vista, la punta di diamante, il fiore all’occhiello. Passo di nuovo la palla a Schneier: Come qualsiasi altro sistema DRM inventato finora, quello di Microsoft non impedirà ai pirati professionisti di copiare tutto ciò che vogliono. La sicurezza del DRM in Vista è stata compromessa il giorno stesso del rilascio di Vista. Certo, Microsoft ci metterà una patch, ma poi il sistema verrà compromesso nuovamente. Io questa musica l’ho già sentita. L’ho sentita ai tempi di Windows 98, ai tempi di Windows ME, ai tempi di Windows 2000, ai tempi di Windows XP… Per me sicurezza vuol dire poter collegarmi a Internet senza dover attivare un firewall sul mio computer e senza dover obbligatoriamente comprare un antivirus. Con Mac OS X posso farlo, con Windows no.
3. Perché apporta delle migliorie e dei vantaggi rispetto a Windows XP? Qualche miglioria ci sarà di sicuro. Ma di fronte a realtà come quelle citate da Schneier (forti restrizioni attuate dal sistema DRM, risorse e tempo del processore sprecati per monitorare continuamente il computer, e così via) non vedo migliorie talmente straordinarie che possano far passare in secondo piano limitazioni e impedimenti.

Ancora Schneier:

Il DRM è negativo sia per i consumatori, sia per l’industria dell’intrattenimento, un concetto che quest’ultima sta finalmente cominciando a capire; ma Microsoft continua a combattere. Alcuni ricercatori ritengono che questa sia la proverbiale goccia che fa traboccare il vaso, che spingerà l’utenza Windows verso altre piattaforme, ma io credo che qui siano necessari i tribunali. Nel frattempo, l’unico consiglio che posso dare è quello di non acquistare Vista. Sarà dura: gli accordi che Microsoft intrattiene con i fabbricanti di computer faranno sì che sarà difficile non ricevere il nuovo sistema operativo preinstallato sulle macchine nuove.

Un’altra e non meno trascurabile fetta di utenza è costituita proprio da quelle persone, come l’utente tipo a cui accennavo all’inizio del post, che oggi posseggono un PC sufficientemente moderno e potente, con installato Windows XP, e configurato in maniera ottimale. E che, appunto, non vedono ragioni convincenti per fare l’aggiornamento a Vista. Azzardo e aggiungo: non vedono ragioni convincenti perché non ce ne sono. La mia esperienza personale non fa testo statisticamente, però in quanto collaboratore della biblioteca del Politecnico di Valencia mi trovo in continuo contatto con la vasta popolazione studentesca, e fra studenti e dipendenti della biblioteca la percentuale di PC è altissima. È da un po’ che si parla di Vista e mi è capitato più di una volta di “tastare il polso” per verificare l’eventuale interesse ad aggiornare al nuovo sistema operativo di Microsoft. Bene, ho notato un generale disinteresse verso Vista. Moltissimi si trovano bene con XP e non hanno intenzione né di passare a Vista, né di cambiare computer, né soprattutto di cambiare computer per passare a Vista.

Sul fronte Mac è invece interessante notare la trepidazione per l’arrivo di Mac OS X 10.5 (Leopard). Anch’io attendo con grande curiosità e anch’io sono convinto che le funzionalità già anticipate da tempo siano soltanto la proverbiale punta dell’iceberg. Quando uscì Mac OS X 10.4 (Tiger), fra miglioramenti e nuove funzionalità si contavano centinaia di voci, moltissime non immediatamente evidenti e “sotto il cofano”, come si suol dire. È ragionevole credere che Leopard non sarà da meno. Sicuramente non sarò costretto a comprarmi un Mac nuovo per poterlo utilizzare, e sicuramente “sotto il cofano” non mi ritroverò un guardiano elettronico che decide quel che posso o non posso fare.

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