iPhone: note mobili (7)

Mele e appunti

Per quanto riguarda l’argomento “Qual è la custodia migliore per iPhone?” sono tentato di rispondere: nessuna. iPhone 3G è decisamente diverso da tutte le generazioni di iPod passate e presenti, che bastava osservarli un po’ troppo e si riempivano di segni e striature sullo schermo ma soprattutto sulla parte metallica retrostante. Dopo un mese e mezzo di utilizzo quotidiano di iPhone posso dire che segni permanenti sulla parte frontale o posteriore non se ne vedono. Non so se il fatto di avere un iPhone bianco sia un vantaggio rispetto al nero, ma il materiale plastico — pur apparendo più a buon mercato dell’iPhone EDGE di alluminio — sembra davvero resistente ai graffi. Ovviamente tratto iPhone con cura e gli dedico una tasca della camicia o dei pantaloni, evitando di metterlo a contatto con penne, chiavi, chiavette USB e qualsiasi altro oggetto. Insomma, facendo un po’ d’attenzione è possibile godersi iPhone ‘nudo’, che a mio parere è esteticamente e funzionalmente la cosa migliore.

Se proprio occorre l’acquisto di una custodia, consiglio i prodotti di XtremeMac (non solo le custodie, ma anche gli altri accessori). Si tratta di una ditta seria: l’anno scorso ordinai alcuni oggetti presso di loro, fra cui la custodia Verona Flip per l’iPod Touch 1G di mia moglie, e ho interagito con il loro servizio clienti per richiedere alcune delucidazioni. È stato piacevole scambiare email con una persona vera e non con un servizio automatizzato. In più la qualità dei materiali e della manifattura è molto buona. Un amico ha ordinato il MicroShield per il suo iPhone 3G e si trova bene. È in effetti una custodia che non rovina l’estetica del dispositivo e che non altera troppo le dimensioni e la ‘presa’ (trovo iPhone veramente equilibrato nella mano: ho avuto cellulari di dimensioni minori e mi sono sfuggiti di mano troppe volte; iPhone si afferra bene). Personalmente aborro le custodie di silicone: troppo “Guscio Meliconi” [grazie Frank], e inoltre col tempo raccolgono sporcizia lungo i bordi delle parti che non proteggono, come lo schermo. Ne provai una per il vecchio iPod di terza generazione — durò 3 settimane prima di gettarla via.

Sempre parlando di accessori, un mese fa circa ho acquistato lo Universal Dock. Visto che la dotazione di accessori nella confezione di iPhone 3G è proprio minima, e l’idea di avere il Dock anche come sistema per tenere iPhone in una posizione comoda sulla scrivania (nonché al riparo da graffi e urti) mi sembrava buona, quindi ho sganciato volentieri i 39 Euro. Aperta la confezione, due sorprese: una piacevole, l’altra meno.

Apple Remote, lo Universal Dock e i vari adattatori.

Nella confezione: Apple Remote, lo Universal Dock e i vari adattatori.

La buona sorpresa è stata trovare nella confezione anche l’Apple Remote, che onestamente non sapevo venisse venduto insieme al Dock. La sorpresa meno buona è stata notare l’assenza di un adattatore per iPhone 3G. Il Dock infatti possiede adattatori per iPod (video) di quinta generazione (modelli da 30, 60, 80 GB), per iPod classic (80 e 160 GB), per iPod nano di terza generazione (4 e 8 GB), per iPod touch e iPhone, ma di prima generazione. Questo è indicato sul retro della scatola e la distrazione è stata mia. Ho però scoperto che con l’adattatore di iPhone prima generazione, l’iPhone 3G funziona bene lo stesso.

Il Dock è fornito di telecomando perché è possibile controllare a distanza la riproduzione di musica su iPod e iPhone. Basta collegare il Dock a degli altoparlanti (grazie all’uscita audio sul retro), entrare nell’applicazione iPod di iPhone e usare l’Apple Remote per le funzioni basilari: alzare/abbassare il volume, passare al brano successivo, fermare e riavviare la riproduzione, e così via. Di tanto in tanto appare un avviso sullo schermo di iPhone, che dice che questo accessorio non è compatibile con questo modello di iPhone e chiede se si vuole passare in modalità Uso Aereo per eliminare le interferenze. In realtà non ho riscontrato nessuna incompatibilità e nessun malfunzionamento, né tantomeno interferenze. Collegato al Dock, iPhone viene correttamente riconosciuto da iTunes, la sincronizzazione avviene senza problemi, così come la copia di musica e podcast.

Sono soddisfatto dell’acquisto anche perché in vista del passaggio a un MacBook nuovo mi ritrovo già con l’Apple Remote (che non viene più fornito di serie nemmeno con i computer), e inoltre perché ho potuto constatare che il Dock è parzialmente compatibile anche con il vecchio iPod di terza generazione. L’adattatore per iPod classic da 160 GB è perfetto per poter collegare il vecchio iPod. iTunes lo riconosce e posso copiare musica. Il vecchio iPod di terza generazione ha però un’interfaccia FireWire, e non si può usare il Dock per ricaricarlo. Il telecomando, invece, riesce a funzionare parzialmente: non è possibile cambiare brani, ma almeno si può regolare il volume a distanza. Poco, ma meglio di niente.

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