Usabilità Web: otto problemi ancora attuali (Prima parte)

Mele e appunti

Fra le mie letture in corso, degno di nota è il libro Prioritizing Web Usability, a cura di Jakob Nielsen e Hoa Loranger. Uno dei capitoli che finora hanno maggiormente attratto la mia attenzione è il terzo, “Revisiting Early Web Usability Findings”, in cui gli autori riprendono i problemi di usabilità del Web che avevano già cominciato a individuare nel 1994 e analizzano la situazione odierna, dopo tutte le trasformazioni ed evoluzioni avvenute nel Web in questi 14 anni. Il capitolo ritorna su 34 dei più importanti problemi di usabilità per verificare quali fra questi sono stati migliorati, quali ormai sono irrilevanti, e quali sono ancora gravi così come lo erano allora.

Dato che mi sembrano spunti interessanti e condivisibili, ho tradotto e preparato un sunto della sezione “Eight Problems That Haven’t Changed”, ossia gli otto problemi legati all’usabilità che continuano a essere seri ancora oggi. Considerata la lunghezza del testo, per una maggiore leggibilità l’ho diviso in due parti, che appariranno in due distinti post.

Il testo originale della parte che segue è ovviamente copyright di Nielsen e Loranger.

Otto dei problemi di usabilità originari sono importanti oggi come lo erano quando li individuammo per la prima volta. Anche se oggi alcune di queste cattive pratiche di design sono meno diffuse sul Web, ve ne sono altre che rimangono problematiche, dato che il loro abuso continuato ha reso gli utenti ancora più sensibili verso di esse.

Fra le aree che continuano a dare gravi problemi citiamo:

  1. Link che non cambiano di colore dopo essere stati visitati
  2. Compromettere la funzione del pulsante Indietro
  3. L’apertura di nuove finestre del browser
  4. Finestre pop-up
  5. Elementi di design che somigliano a riquadri pubblicitari
  6. Il mancato rispetto delle convenzioni del Web
  7. Contenuti fumosi e sensazionalismi vacui
  8. Contenuti troppo densi e testi difficili da scorrere rapidamente

1. Link che non cambiano di colore dopo essere stati visitati

Una delle più vecchie linee guida di usabilità in rapporto al design per la navigazione è di aiutare gli utenti a capire dove sono stati, dove si trovano ora e dove possono recarsi — insomma, il loro passato presente e futuro online.

[…] Sul Web, i link sono un elemento chiave in questo processo di navigazione. Gli utenti possono abbandonare dei link che si sono rivelati di scarsa utilità in passato o, al contrario, ritornare a visitare link utili. Ma soprattutto, quando gli utenti sanno quali pagine hanno già visitato, sarà più difficile che vi ritornino accidentalmente.

Solitamente i browser Web sono piuttosto carenti nel facilitare la navigazione all’utente, ma offrono una funzione molto importante: permettono ai designer di cambiare il colore del link a una pagina quando l’utente l’ha già visitata. Cambiare il colore dei link visitati è stata una parte fondamentale della navigazione Web sin da quando il National Center for Supercomputing Applications (NCSA) produsse Mosaic nel 1993. Al momento, il 74% dei siti Web utilizza questo approccio, rendendolo di fatto una convenzione che gli utenti si aspettano di veder rispettata.

Sui siti che ignorano questa convenzione, però, si possono sperimentare seri problemi di usabilità. Nei nostri test, gli utenti hanno visitato più volte le stesse pagine per errore, si sono smarriti con più facilità, hanno frainteso o trascurato la differenza fra link simili quando non erano sicuri su quali avessero già visitato, e hanno abbandonato l’esplorazione di un sito più rapidamente. In generale si sono sentiti meno padroni di quei siti che non sono stati in grado di rispondere alle loro azioni e di aiutarli nell’esplorazione.

Tali problemi di usabilità risultano essere più seri per coloro che hanno problemi di memoria a breve termine, che spesso senza un indizio visivo non ricordano quali link hanno seguito. Naturalmente, tutti gli esseri umani hanno problemi di memoria a breve termine a vari livelli, e per questo il cambiamento del colore dei link visitati è un vantaggio per tutti. Dato che il problema affligge certe persone più di altre, è particolarmente importante variare i colori dei link se il target di un sito comprende per esempio molte persone anziane, come ha dimostrato la nostra ricerca con soggetti di età avanzata.

Link dai colori immutabili creano confusione nella navigazione perché gli utenti non capiscono bene le varie scelte che hanno a disposizione oppure a che punto si trovano. Questo problema di usabilità continua a essere grave come lo era un tempo.

[…]

2. Compromettere la funzione del pulsante Indietro

Nella vita a molte situazioni non v’è rimedio e non è possibile tornare indietro. […] Sul Web, tuttavia, le persone devono potersi sentire a proprio agio sapendo che è sempre possibile annullare o alterare un’azione. Incoraggiare gli utenti all’esplorazione libera di un sito, sapendo che possono sempre trovare una via d’uscita in caso di problemi, è uno dei principi fondamentali dell’interazione fra l’uomo e il computer.

Nelle applicazioni software tradizionali, il comando “Annulla” (ingl. “Undo”) serve proprio a questo. Se per esempio state esplorando un programma di grafica, potete colorare di rosso alcune parti di un’immagine e vedere se il risultato vi soddisfa. In caso contrario, basta un Cmd‑Z e il rosso viene eliminato. Sin dai primi anni Ottanta uno dei capisaldi del design è stato proprio il supporto della funzione Annulla nel maggior numero di applicazioni possibili.

Il poter tornare sui propri passi è l’equivalente di “Annulla” nella metafora della navigazione ipertestuale. È possibile muoversi nello spazio informativo quanto e come più aggrada, senza mai perdersi davvero perché si può sempre tornare indietro in territorio ‘sicuro’. Nei browser Web questo ritorno sui propri passi viene implementato attraverso il pulsante Indietro. Gli utenti continuano a premere su questo pulsante fino a tornare al punto in cui vogliono. I più esperti possono anche tenere premuto il pulsante per richiamare un menu con la cronologia dei siti visitati e tornare indietro in un punto preciso.

[…] Il pulsante Indietro offre due grossi vantaggi più un terzo beneficio di minore entità:

  • Il pulsante Indietro è sempre disponibile, si trova sempre nello stesso posto, e funziona sempre allo stesso modo, procedendo a ritroso un passo alla volta. Tale coerenza forte dell’interfaccia utente evita alle persone il bisogno di passare in rassegna l’intero contenuto di una pagina alla ricerca di un link. Così, sanno esattamente dove andare. Per contrasto, le pagine Web seguono raramente gli standard di design e gli utenti non possono contare di trovare determinati link nello stesso punto in pagine completamente diverse. Ancora peggio, alcune pagine Web potrebbero non avere affatto un link, rendendo così inutile ogni tentativo di ricerca dello stesso all’interno di una pagina.
  • Di regola, per il design di un’interfaccia utente, il riconoscimento è migliore del ricordo, dato che è più semplice riconoscere qualcosa piuttosto che ricordarne e costruirne una descrizione. Nel caso dei clic ripetuti sul pulsante Indietro, gli utenti devono semplicemente dare una rapida occhiata a ogni pagina mentre si carica (velocemente dalla cache, dato che è stata appena visitata), e se non è quella desiderata, premono di nuovo il pulsante Indietro. Al contrario, utilizzando un link di navigazione diretto, gli utenti devono prima ricordare e ricostruire un’idea del sito a cui vogliono tornare, poi analizzare la pagina attuale per verificare la presenza di eventuali link che si avvicinino a quell’idea. È uno sforzo intellettivo maggiore, in senso relativo, e in più porta una maggiore probabilità di errore — sia perché può non esservi affatto tale link, sia perché l’utente sbaglia a interpretare un certo link e viene portato a una destinazione diversa.
  • Infine, dato che il pulsante Indietro è un elemento piuttosto grande su cui fare clic, è più rapido da utilizzare rispetto a un classico link di navigazione. Ciò rappresenta un grosso vantaggio per quegli utenti con disabilità motorie. […]

Insomma, non importa quel che accade durante la navigazione, il pulsante Indietro è sempre un’àncora di salvezza. Assumendo, ovviamente, che funzioni come dovrebbe. Purtroppo i siti Web possono impiegare svariati trucchi a livello di codice che disabilitano il pulsante Indietro e frustrano gravemente la libertà di movimento dell’utente.

La maniera più insidiosa di eliminare il pulsante Indietro è di farlo sparire dalla finestra del browser mediante un’istruzione JavaScript. […] Anche fare clic su un link che apre una nuova finestra del browser è un modo per compromettere la funzionalità del pulsante Indietro, poiché in genere la nuova finestra non eredita la cronologia della finestra originaria. Far aprire agli utenti nuove finestre del browser non richieste è un errore puro e semplice (come vedremo nella prossima sezione), e questa è solo una delle tante ragioni per non ricorrere a tale tecnica.

Inoltre il pulsante Indietro può essere compromesso attraverso l’uso di reindirizzamenti incorporati all’interno di una pagina Web invece di essere comunicati dietro le quinte via server. Se una pagina Web ha cambiato posizione o indirizzo, è certamente un’ottima idea lasciare un’istruzione di reindirizzamento per evitare link ‘spezzati’. Ma tale istruzione dovrebbe essere implementata come risposta HTTP 301 o 302 da parte del server Web, poiché questi codici dicono al browser di andare immediatamente al nuovo URL e dimenticarsi del vecchio. […]

Purtroppo alcuni siti Web implementano il reindirizzamento disponendo un’istruzione di refresh come meta-tag nella vecchia pagina; in questo modo la vecchia pagina viene sostituita immediatamente dalla nuova, e quando gli utenti cercano di tornare al sito o alla pagina precedente, il primo clic sul pulsante Indietro li riporterà sulla vecchia pagina in cui è stato incorporato il codice di refresh. Come si può prevedere, il caricamento di tale pagina innesca le istruzioni di inoltro, e l’utente viene subito rimbalzato alla nuova pagina… che è proprio quella che l’utente voleva abbandonare! Ogni ulteriore clic sul pulsante indietro avrà il medesimo effetto, e quindi l’utente si trova ‘intrappolato’ nella nuova pagina.

Nei nostri test abbiamo notato parecchia confusione ogni qual volta il pulsante Indietro viene disabilitato o non funziona come previsto […] e ciò continua tuttora a provocare seri problemi di usabilità. […]

3. L’apertura di nuove finestre del browser

[…] Purtroppo molti Web designer insistono nel visualizzare nuove informazioni in una nuova finestra del browser invece di riutilizzare quella esistente. A volte si tratta di piccole finestre pop-up (vedi il prossimo punto). […] Altre volte viene mostrata una nuova pagina a piena grandezza.

I designer spesso ci dicono che l’apertura di nuove finestre serve a non far perdere visite ai loro siti. Per questo motivo, le nuove finestre vengono solitamente aperte quando si effettuano collegamenti a materiali su altri siti. Ma alla fine il voler ‘intrappolare’ gli utenti nel proprio sito è una causa persa. Se la gente se ne vuole andare, se ne andrà comunque. E se gli utenti seguono un link verso un altro sito e poi vogliono tornare al nostro, lo faranno invariabilmente premendo il pulsante Indietro, dato che è il modo più semplice e diffuso di tornare a visitare un sito.

[…] Riassumendo, l’apertura di una nuova finestra del browser presenta i seguenti inconvenienti:

  • Altera l’esperienza che l’utente si aspetta
  • Inquina lo schermo dell’utente creando una serie di elementi non richiesti e sgraditi (a volte provocando crash o errori di memoria del computer)
  • Ostacola la possibilità da parte dell’utente di tornare ai siti precedentemente visitati
  • Nasconde in tutto o in parte la finestra in cui l’utente sta attualmente lavorando
  • Può far credere agli utenti che i link siano inattivi, perché sembrano non avere alcun effetto, mentre in realtà l’informazione viene fornita in una finestra nascosta

[…]

Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, nel mio blog ammetto di aver quasi sempre proposto link che aprono nuove finestre nel vostro browser. L’ho fatto in buona fede perché nella maggior parte dei casi il testo a cui rimandavo era l’originale della fonte che citavo, e poteva essere utile avere due finestre aperte per fare confronti e integrazioni. Ma le obiezioni di Nielsen e Loranger sono sensate e io cerco sempre di aver ben presente le questioni di usabilità. Quindi d’ora in poi sarò più rispettoso del pulsante Indietro con i miei link!

[Fine Prima parte]

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