Strumenti alternativi di ricerca

Mele e appunti

Da quando, in Mac OS X 10.4, è comparso Spotlight, ho avuto sempre un rapporto di amore-odio con questa funzionalità del sistema. Come ho già avuto modo di dire, di Spotlight in Tiger gradivo la chiarezza e la relativa versatilità dell’interfaccia grafica, ma lo trovavo troppo poco elastico e flessibile quando si trattava di effettuare ricerche avanzate. Con Leopard le parti si sono invertite: più flessibile, potente, efficace per le ricerche avanzate, ma un’interfaccia grafica confusa, e con scarse (e non tremendamente utili) opzioni di ordinamento e visualizzazione dei risultati.

Io per certe cose sono maniaco dell’ordine, e spesso so già dove trovare un certo file, almeno sul disco interno del mio Mac principale. Pertanto, per le mie esigenze, Spotlight è sempre stato uno strumento sufficiente. Tuttavia non avevo smesso di cercare alternative, specie per i Mac più anzianotti, che al solo inserire la stringa di ricerca nel campo Spotlight cominciano a macinare e ad arrancare. Rispetto soluzioni sofisticate e a pagamento come Leap (non l’ho provato personalmente, ma ne ho sentito parlare molto bene), a me bastava qualcosa di più semplice e leggero, ma non meno efficace.

Mesi fa trovai l’ottimo NotLight di Matt Neuburg. Il programma si trova nella sezione Things Having To Do With Cocoa della pagina principale. Già che ci siete, date un’occhiata alle altre applicazioni che ha scritto, magari trovate qualcosa a voi utile. Io utilizzo anche Thucydides, che è una semplice applicazione per effettuare ricerche nella cache di Safari. È leggera ed efficace e fa bene il suo mestiere, come NotLight, del resto. NotLight si appoggia a Spotlight, usa il suo motore, ma offre un’interfaccia più sofisticata, versatile e intelligente. In gergo, si tratta di un front-end di Spotlight. Neuburg scrive: …E quindi ho scritto questo sostituto [di Spotlight] così da poter avere accesso al vero Spotlight. È possibile effettuare ogni genere di ricerca Spotlight; sette chiavi di ricerca sono incorporate di default, e potete aggiungerne di nuove, e potete anche esaminare e modificare il risultato della ricerca come testo, se desiderate. Si possono utilizzare caratteri jolly o no, specificare ricerche basate su parole, indifferenti a maiuscole/minuscole e segni diacritici, nonché costruire ricerche complesse con gli operatori AND, OR e NOT. Un Assistente per le Date traduce le date in stringhe di query per Spotlight. I risultati sono un semplice elenco di nomi file e percorsi.

Ecco come si presenta l’interfaccia principale di NotLight:

notlight.png

NotLight funziona ottimamente sotto Tiger e sotto Leopard. Una volta che ci si fa la mano su quali opzioni specificare per raffinare le ricerche, l’applicazione è davvero veloce e a volte la percepisco più veloce di Spotlight (sul mio PowerBook la ricerca di file contenenti “macworld” nel titolo ha restituito 669 risultati in un paio di secondi).

Ultimamente, come avete letto nei miei ultimi post, ho avuto modo di rinvigorire la passione per i Mac vintage. Tornando a utilizzarli con frequenza ho iniziato a sentire la mancanza del vecchio sistema per effettuare ricerche, e per l’interfaccia spartana ed efficiente di “Cerca Documenti” del System 7 e di Sherlock nell’epoca pre-Spotlight più moderna. Il vecchio Cerca Documenti del System 7 e di Mac OS 8 non basava le ricerche su un’indicizzazione dei volumi, ma esplorava fisicamente il volume ogni volta. Se da un lato questo sistema è più lento rispetto a Sherlock prima e Spotlight oggi, ha il vantaggio di essere più efficace quando si collega un disco esterno o un qualsiasi volume non precedentemente indicizzato. Inoltre, in caso di inghippi con l’indice, non è necessario far re-indicizzare il disco prima di poter avere dei risultati utili di una ricerca.

Thomas Tempelmann ha esaudito i miei desideri (miei e di chi odia Spotlight, suppongo) scrivendo un’applicazione di ricerca, Find Any File, che si comporta esattamente come il Cerca Documenti e lo Sherlock di una volta. Stessa interfaccia, stessa semplicità, stesso metodo di ricerca (ossia non si appoggia agli indici di Spotlight ma effettua la scansione del volume a ogni ricerca). È sorprendentemente veloce e potente, e soprattutto trova anche quei file che Spotlight ignora (perché appartenenti ad aree ‘proibite’ o sotto la giurisdizione del sistema). I risultati della ricerca possono essere ordinati per nome, tipo, data di modifica e dimensione, e possono essere visualizzati come elenco o in vista gerarchica. I criteri di ricerca sono gli stessi del Cerca Documenti e di Sherlock del Mac OS classico: nome, data di creazione, data di modifica, dimensione, tipo file e creatore, ecc. È meno veloce di NotLight (per le ragioni dette sopra), ma apprezzo l’interfaccia, che chi come me è utente Mac di lungo corso troverà molto familiare:

findanyfile.png

Tempelmann riassume:

[Find Any File] offre alcune funzionalità peculiari:

  • Può eseguirsi come utente root così da trovare file solitamente nascosti all’utente;
  • Offre una vista gerarchica degli elementi trovati, che rende più facile la consultazione quando si hanno centinaia di risultati;
  • Le ricerche possono essere salvate come file e riutilizzate in un secondo momento.

L’applicazione è gratuita, e Tempelmann sta lavorando a una nuova versione con la quale è possibile fare ricerche su volumi non-HFS, che offre opzioni per filtrare gli elementi nascosti e i contenuti dei pacchetti, e che visualizza maggiori informazioni su un file passandoci sopra il puntatore del mouse. Gli ho scritto un’email per ringraziarlo del lavoro svolto e per averlo rilasciato come freeware.

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