Il prossimo iPod

Mele e appunti

Con tutto il chiacchierare sul fenomeno iPhone e la sua geniale interfaccia, quasi ci si dimentica degli iPod. Da tempo si vocifera che usciranno dei nuovi iPod quest’autunno, ed è un fatto assai probabile. C’è chi comincia a chiedersi, data l’ottima partenza commerciale di iPhone, se per caso questo non andrà a incidere sfavorevolmente sulle vendite dell’iPod. Basta osservare la bellezza dell’interfaccia della funzione iPod contenuta in iPhone per capire che si tratta di un dubbio più che legittimo.

Sono molto, molto curioso di vedere come sarà il prossimo iPod. Sarà come l’attuale, ma senza ghiera cliccabile e con uno schermo più grande, che occuperà l’intera parte frontale del dispositivo e con l’input affidato alla stessa tecnologia multi-touch dell’iPhone? O sarà come un iPhone ma senza la funzione telefono? (Ovvero, un iPod dotato di tecnologia Wi-Fi, e quindi di un browser e di un client email). Oppure sarà qualcos’altro, diverso e distante sia dagli attuali iPod 5G, sia dall’iPhone?

Negli oscuri anni Novanta, Apple non brillava per chiarezza in quanto a linee di prodotto. Troppi Mac troppo simili fra loro, troppe sigle e numeri (es. PowerMac 9500/120, 9500/132, 9500/150, 9500/180MP, 9500/200…). Dopo il ritorno di Jobs (1997–98) e l’introduzione del primo iMac, le cose sono andate migliorando e le varie famiglie di prodotti si sono progressivamente semplificate, raggiungendo l’apice nel momento presente. Apple ha capito la lezione, e in quest’ottica è essenziale che iPhone e iPod non si pestino i piedi a vicenda. Con il prossimo iPod, Apple in un certo senso deve innovare, e deve presentare un aggiornamento del dispositivo ben più radicale di quello visto con il passaggio da iPod di quarta generazione a iPod di quinta generazione. Apple ha dimostrato, in questo campo, di essere l’unica a poter battere se stessa, l’unica a poter giocare al rialzo. L’unica, per esempio, ad avere il coraggio di far uscire di produzione un modello di grande successo come l’iPod mini proprio quando stava vendendo bene. Lo ha sostituito con il nano, che ha finito col vendere ancora di più.

Questo mi fa pensare che vedremo un iPod di sesta generazione con qualche elemento di genialità che farà stupire prima, e vendere un’altra milionata di esemplari poi. Di certo verrà in tagli capienti (magari l’80 GB sarà il modello d’ingresso), magari ritorneranno i colori (oppure sarà di monocromatica eleganza come l’iPhone), e credo sia scontato che avrà la tecnologia multi-touch e un’interfaccia molto simile alla funzione iPod dell’iPhone. Non credo che prenderà in prestito molte altre caratteristiche dell’iPhone. Non credo, quindi, che avrà un browser o un client email. Fra iPhone e iPod, è il primo a svolgere le funzioni di PDA, e mi sembra sciocco confondere la gente presentando le stesse funzioni anche nell’iPod. No, l’iPod deve continuare a puntare su musica e video, e offrire novità e migliorie che ruotino intorno alla funzione originaria dell’iPod, quella di lettore musicale (e video). Anche senza browser e programma di posta, il prossimo iPod potrebbe però avere ugualmente il Wi-Fi. Ora che la tecnologia permette di ottimizzare in modo migliore i consumi delle batterie, sarebbe interessante vedere un iPod dotato di connettività wireless, magari con una funzione iTunes Store che permetta di visitare il negozio online di Apple e di comprare musica mentre si è on the road. Oppure con una connessione Bluetooth, per poter collegarvi auricolari Bluetooth e ascoltare la musica senza fili che si impigliano nei vestiti.

Congetture a parte, una cosa vorrei dal prossimo iPod: che non sparissero definitivamente i pulsanti. E non sono il solo. I controlli sensibili al tocco, come fa giustamente notare Dan Frakes, saranno anche una bella cosa, molto cool e molto efficace: l’interfaccia di iPhone lo dimostra. Ma quando si tratta di mettersi il lettore musicale in tasca, in un marsupio, nella borsa, e lo si vuole comandare senza doverlo estrarre e guardare tutte le volte, i controlli sensibili al tocco sono una tragedia. Ho un iPod di terza generazione anch’io, e le osservazioni di Frakes sono azzeccate. Per intenderci, l’iPod 3G è quello con i quattro pulsanti in fila sotto lo schermo. La ghiera, non avendo le funzioni dei quattro pulsanti nei quattro punti cardinali (come negli altri iPod), non è “cliccabile”, è un’area circolare sensibile al tocco. Comandare questo iPod alla cieca è un pasticcio: cerchi di andare al brano successivo e invece metti in pausa la riproduzione di quello attuale, oppure vai all’inizio, e nel frattempo tocchi di striscio la ghiera e abbassi il volume. Per questo quando acquistai l’iPod 3G, aggiunsi all’acquisto anche il remote, che aveva tutti i comandi necessari in pratici pulsanti ben individuabili, oltre che un cavo di notevole lunghezza, così da poter mettere l’iPod nello zaino e comandarlo senza doverlo togliere da lì.

Non sarebbe inelegante dotare l’iPod di sesta generazione di pulsanti fisici, anche piccoli, magari disposti sui lati del dispositivo, mentre la parte frontale rimane tutta dedicata all’ampio schermo sensibile al tocco. Oppure, se Apple preferisce optare per un piccolo monolite senza sporgenze sgraziate, dotare l’iPod di un piccolo remote con i comandi essenziali per usarlo senza per questo toglierlo dalla tasca ed essere costretti a interagire usando esclusivamente lo schermo sensibile al tocco. Il fatto che tale approccio sia l’elemento chiave vincente dell’interfaccia di iPhone, non è detto che debba per forza esserlo con un dispositivo come l’iPod.

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