Le vertigini prima del balzo (a Leopard)

Mele e appunti

In questi giorni sulla Mailing List di Luca Accomazzi imperversa una discussione, iniziata dalla richiesta di chiarimenti di uno dei membri, il quale, considerando i requisiti minimi di Leopard, è incerto se installarlo sui suoi due Mac G4 da 1 e 1,25 GHz; riporto di seguito il mio intervento, perché credo valga la pena estrapolare il discorso e pubblicarlo qui.


 

Francamente non capisco da dove arrivi questo panico da aggiornamento di Mac OS X.

I miei Mac sono passati da Mac OS X 10.1 a 10.2 Server a 10.3 a 10.4. In tutti i casi la versione di OS X più recente veniva avvertita più “leggera” e “scattante” della versione anteriore. Jaguar aveva tempi di avvio più rapidi di 10.1, il Finder era più vispo, il Dock più reattivo, ecc. Panther ha fatto un altro salto rispetto a Jaguar. Con Tiger la sensazione (su un G3 a 466 MHz, su un G4 a 500 MHz e su un G4 a 1 GHz) era esattamente “un poco meglio” di Panther.

Non capisco perché Leopard dovrebbe comportarsi diversamente. Ipotizzo che nel peggiore dei casi Leopard funzionerà con una velocità e reattività percepita come equivalente a Tiger, ma si avrà sempre in mano un Mac OS X con trecento e passa nuove funzionalità, un codice ottimizzato, e perfezionamenti system-wide. Mi sembra comunque un guadagno.

Forse questa paura che Leopard sia un mangia-risorse deriva dal fatto che certi Mac non sono più supportati e che i requisiti minimi sono un po’ più restrittivi. Ma considerati i tempi, non è che poi siano tanto proibitivi. Per esempio, il PowerMac G4 Quicksilver a 867 MHz rientra nei requisiti, seppure per un capello, ed è una macchina uscita nel 2001. Tralasciando i requisiti minimi specificatamente richiesti da certe applicazioni, l’unica differenza rispetto a Tiger è che cade il supporto ai G3 e ai G4 più lenti, e che richiede 512 MB RAM minimi invece di 256.

Se Leopard fosse inutilizzabile perché troppo “pesante” graficamente, Apple avrebbe potuto specificare dei requisiti di memoria video (che so, minimo 32 MB di RAM video), invece non si fa menzione di requisiti minimi per la scheda grafica.

Mettere come requisito minimo un G4 a 867 MHz con 512 MB RAM vuol dire che su un Mac del genere Leopard sarà anche utilizzabile, e non semplicemente installabile. Se Leopard fosse inutilizzabile su un G4 a 867 MHz, perché comprenderlo nei requisiti minimi? Io ho il sospetto che, nella “zona bassa” dello spettro di Mac supportati da Leopard, il confine degli 867 MHz è soprattutto di usabilità più che squisitamente tecnico. Conosco una persona che lo ha installato su un iMac G4 a 800 MHz, e ciò significa che tecnicamente funziona.

E sono dell’idea che, tecnicamente, Leopard potrebbe far girare anche macchine più lente; ma non sarebbero sufficientemente performanti per garantire un’esperienza d’uso soddisfacente. Ho un G4 a 500 MHz pronto a fare da cavia per questo. È l’usabilità che parte dagli 867 MHz e aumenta in proporzione diretta all’aumentare della velocità del processore. In quest’ottica sono pronto a installare Leopard sul mio PowerBook G4 a 1 GHz (768 MB RAM) senza preoccupazioni.

In altre parole: da un G4 con almeno 867 MHz e una buona dose di RAM ci si può aspettare un certo grado di usabilità. Perché? Perché lo ha stabilito Apple. In questo contesto, è Apple la fonte più affidabile, perché è Apple ad aver condotto test di funzionamento e di usabilità sul campione più esteso di Mac, così da stabilire quali sono questi benedetti requisiti minimi. Il dato generale più affidabile è lì. Il resto è l’esperienza del singolo.

D’altronde basta pensare al tipo di software che in genere impatta le prestazioni di un Mac in maggior misura: i giochi sparatutto, basati al 100% su grafica azione e velocità. Se il proprio Mac rientra nei requisiti minimi forniti dal produttore del gioco, il gioco sarà giocabile, altrimenti sarà goffo e a scatti, oppure “guardabile” ma ingiocabile. Chiaro, migliore è la dotazione hardware, migliore sarà il gioco. Sarà ugualmente veloce ma si potranno vedere ombre, proiettili e altri effetti grafici per un maggiore realismo. Ma il produttore del gioco deve garantire la giocabilità al minimo dei requisiti della macchina.

Con Leopard il discorso è analogo.

Il fatto è che ognuno, sotto sotto, si chiede: “Funzionerà sul mio Mac? Aspetto fino a quando un’altra persona, con un Mac uguale uguale al mio, comprerà Leopard e mi dirà: tutto OK” – il che è comunque un’aspettativa idiota, perché nessuno ha un Mac uguale uguale al mio. Sarà comunque utile e indicativo conoscere le varie esperienze d’uso, su vari Mac, per farsi un’idea un po’ più precisa. D’altronde chi è incerto sull’acquisto di Leopard può anche aspettare: non è che Tiger smetta di funzionare il 27 ottobre.

Cercherò di acquistare Leopard appena esce e più avanti aggiornerò il mio blog con le mie impressioni d’uso.

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