Tutti pazzi per iPad

Mele e appunti

iPad è arrivato anche qui in Spagna. Oggi (è ancora domenica mentre scrivo) mi sono recato alla FNAC qui a Valencia per il solito giretto settimanale. Il reparto informatica era praticamente deserto a eccezione dell’isola Apple. Pareva avessero messo un grosso magnete che attirava persone, che brulicavano intorno alla piccola isola come formiche su qualche avanzo particolarmente gustoso. Semplicemente, c’erano quattro iPad a disposizione per essere soppesati, maneggiati, provati. Avvicinarsi era difficile. Mettere le mani anche solo per un minuto su un iPad è stato impossibile, almeno nella buona mezz’ora in cui mi sono fermato nelle vicinanze. Ho potuto scattare qualche veloce istantanea con iPhone:

FNAC e iPad

Questo signore non solo si destreggiava con iPad sorprendentemente bene, ma faceva anche da guida alla sua signora, spiegandole come avrebbero potuto usarlo in casa e al lavoro.

FNAC e iPad

Quest’altro signore esaminava iPad con molta curiosità e, infatti, si è tenuto ben stretto il dispositivo per almeno 20 minuti.

FNAC e iPad

Le corsie dedicate ai PC portatili erano vuote. Tutti circondavano l’isola Apple.

FNAC e iPad

A dieci minuti dalla chiusura c’erano ancora persone in attesa di provare iPad.

La sezione dedicata ai PC portatili e da scrivania era deserta. Idem quella dei netbook. Idem quella dei lettori di e‑book. Sono cosciente che ciò di cui sono stato testimone può avere poca o nessuna rilevanza; sono cosciente che iPad è la novità e che finalmente si poteva toccare con mano dopo tanto sentirne parlare. Ma mi ha fatto una certa impressione vedere questo folto gruppo di persone — di tutte le età, dal ragazzino al signore sulla sessantina — contendersi i quattro poveri iPad messi in mostra, completamente ignari di tutto il resto, ignari degli altri prodotti, delle altre persone. Così assorbiti che nemmeno si rendevano conto del tempo che passava, e cedevano iPad al vicino con estrema riluttanza.

Molti si irritano nel vedere come le campagne pubblicitarie di iPad e Apple stessa insistano nel definirlo un prodotto ‘rivoluzionario’. Spesso siamo colti da una sorta di miopia tecnica e pensiamo che un dispositivo, per essere rivoluzionario davvero, debba possedere chissà quale fantascientifica tecnologia. Rivoluzionare significa cambiare le carte in tavola, ed è quello che iPad sta facendo nell’ambito dell’informatica personale. La prova l’abbiamo davanti agli occhi: non solo basta provare iPad, direi che basta vedere altre persone provarlo per rendersi conto.

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