Piccola recensione per piccolo iPod

Mele e appunti
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Foto di iPod Shuffle © Apple 2008

 

Un paio di giorni dopo l’abbassamento del prezzo dell’iPod Shuffle da 1 GB, dovuto al prossimo arrivo di un modello da 2 GB, sono andato alla FNAC e ne ho acquistato uno (l’ho scelto blu). Con tutta l’attenzione concentrata su iPhone/iPod Touch, vorrei dedicare qualche paragrafo al piccolino della famiglia, che non avrà né schermo, né tecnologia multi-touch, ma che è altrettanto cool.

Le dimensioni contano — La pagina delle specifiche tecniche dello Shuffle dice tutto: altezza 27,3 mm, larghezza 41,2 mm, profondità 10,5 mm (clip inclusa) e peso 15,6 g. Maneggiarlo dà un senso più profondo a questi numeri: iPod Shuffle è praticamente invisibile, è un lettore musicale che diventa davvero parte del vestiario. È come andare in giro con un paio di auricolari e null’altro.

Non si butta via niente — Con un packaging simile, chi butta via qualcosa? La scatolina trasparente è un ottimo contenitore da riutilizzare in viaggio; io per esempio ci metterò un altro paio di auricolari che uso con il PowerBook (hanno il cavo un po’ più lungo di quelli in dotazione allo Shuffle). Peccato non abbia una chiusura vera e propria che blocchi il coperchio trasparente.

Tutto organizzato in iTunes — Dovendo anche gestire la musica dell’iPod Shuffle di Carmen, mi sono organizzato con le playlist. In iTunes creo una playlist nuova e ci copio tutti i brani che intendo trasferire sullo Shuffle, poi specifico quella playlist come sorgente per il Riempimento Automatico, premo il pulsante e via. Ormai sono diversi mesi che Carmen usa con soddisfazione lo Shuffle (verde) che le ho regalato per il suo compleanno, e in svariate occasioni ha voluto che le cambiassi la musica contenuta nell’iPod, indicandomi i brani che voleva tenere e quelli che ascoltava di meno; ho quindi creato varie playlist copiando le canzoni “buone” da una all’altra, e caricando nuova musica dalla libreria principale. Il bello è che quando sincronizzo lo Shuffle, il processo è sufficientemente intelligente da non riscrivere i brani già presenti nell’iPod. Questo è ottimo quando, per esempio, di una lista di 168 brani ne voglio tenere 100 e cambiare tutti gli altri.

Decisamente pratico — Anche su spostamenti a corto raggio, è difficile che viaggi leggero; quando vado a lavorare o a fare ricerche alla libreria del Politecnico di Valencia ho con me almeno la borsa con un PowerBook o con l’iBook e i relativi accessori, e a volte ho anche uno zaino con libri, fogli, il Newton, ecc.; oppure una borsa con una o due macchine fotografiche. In queste circostanze preferisco avere le mani libere e non dover cambiare i brani scegliendoli nel grande archivio che può conservare un iPod più capiente, né voglio avere l’impiccio di un iPod più grosso e pesante (gli iPod nano e i Classic, per non parlare del Touch, sono in genere ingrossati dall’immancabile custodia protettiva). Lo iPod Shuffle è prezioso in questo senso: leggerissimo e invisibile, mi manda musica scelta a caso, come una piccola radio, che però trasmette sempre brani di mio gusto. Sembra un po’ naïf, scritto così, ma è davvero una sensazione piacevole.

Due ottime cose — Mi hanno colpito due dettagli in particolare: 1) la durata della batteria. Sono tre giorni che uso lo Shuffle, e per più di tre ore di riproduzione continua al giorno. Non l’ho ancora ricaricato. E non ho ancora sentito due volte la stessa canzone (in altre parole, non ha ancora esaurito tutta la playlist): sottolineo questo particolare perché in quest’epoca da ammasso di Gigabyte, un solo giga di musica (anzi 967 MB) può sembrare poco o niente. Eppure, a meno che non si voglia avere sempre con sé tutta la propria biblioteca musicale, l’apparente ridotta capacità dello Shuffle diventa quasi un punto di forza dal lato pratico: ci metto la musica che mi va di ascoltare in questo periodo e lascio allo Shuffle carta bianca. Ho un paio di amici, uno con un iPod Classic da 160 GB, l’altro con un iPod 5G da 80 GB: quando ascoltano musica è sempre un flusso interrotto, quasi di brano in brano, perché devono a tutti i costi navigare nei loro GB di album, artisti, podcast, per scegliere il brano successivo. Di abilitare la funzione shuffle sui loro iPod non se ne parla, perché con biblioteche così vaste è quasi più probabile che il brano seguente non rientri nell’umore del momento, non sia gradito, e ciò rende pressoché inutile la scelta casuale effettuata dall’iPod. 2) La seconda ottima cosa è la qualità audio degli auricolari: niente di stellare, ma tutta un’altra cosa rispetto a quelli in dotazione al mio vecchio iPod 3G da 10 GB. Il cavo è corto: usarli con il PowerBook è scomodo, ma sono perfetti quando li indosso con lo Shuffle agganciato alla tasca dei pantaloni. Rimangono contro alla persona e non intralciano i movimenti né si impigliano nei vestiti, né si aggrovigliano.

È regalato — La mossa di abbassare il prezzo del modello da 1 GB, da 79 dollari a 49 dollari (ossia da 79 Euro a 45 Euro), è brillante. Ora costa così poco che vien voglia di acquistarlo anche se si possiede già uno o più iPod. Oops, è esattamente quel che ho fatto.

Non ho parlato del design — Perché, c’è bisogno?

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