iPhone: uno studio di usabilità

Mele e appunti

Da qualche tempo ricevo la newsletter breve di Jakob Nielsen che annuncia gli aggiornamenti di Alertbox, la sua rubrica sull’usabilità. Fra i contenuti dell’ultima newsletter, degna di nota è la notizia dei risultati di uno studio di usabilità condotto dall’azienda svedese inUse, che ha messo a confronto iPhone e tre altri modelli di smartphone, HTC TyTN (sistema operativo Windows Mobile 6), Sony Ericsson W910i e Nokia N95 (Sistema Operativo Symbian S60), i quali funzionano mediante pulsanti fisici e tasti funzione.

Nielsen scrive:

[…] (Sono stati eseguiti compiti di complessità medio-bassa, come “fare una telefonata” e “scattare una foto e inviarla a un contatto della rubrica”. Non sono stati condotti test di alto livello come collegarsi a un backend aziendale per aggiornare lo stato dell’ordine di un cliente).

iPhone ha dimostrato il grado maggiore di usabilità, in termini di capacità dell’utente di completare i task assegnati. Inoltre le preferenze soggettive dei partecipanti erano a favore di iPhone.

La differenza più grande tra iPhone e l’interfaccia grafica degli altri smartphone tradizionali sta nella manipolazione diretta implementata sull’iPhone: l’utente preme direttamente su ciò che desidera. Al contrario, altri telefoni utilizzano una manipolazione indiretta: in questo caso è necessario premere uno o più tasti funzione per ottenere ciò che si vuole e operare su quel che appare nel display.

La differenza è analoga a quella di un’interfaccia grafica dotata di mouse e un’interfaccia a caratteri e a linea di comando in cui si premono tasti non direttamente legati agli oggetti a video su cui operano. […]

Per completezza, avendo letto tutto il rapporto (il file PDF è disponibile a questo indirizzo. La pagina è in svedese, il PDF è in inglese), occorre sottolineare che lo studio non è esaustivo né vuole esserlo. I partecipanti al test erano cinque persone. L’azienda stessa fa notare che:

Inoltre, una breve prova con cinque soggetti non può fornire una risposta assoluta alla domanda iniziale. [Il rapporto si intitola infatti iPhone soddisfa davvero le aspettative generate dall’enorme pubblicità?]. Tuttavia, durante l’osservazione di utenti che eseguono compiti specifici concreti, della vita di tutti i giorni, i pattern di utilizzo emergono piuttosto rapidamente.

Malgrado il campione ridotto, è interessante leggere qualche dettaglio sui compiti che i partecipanti non sono riusciti a eseguire sugli altri smartphone:

Maneggiando il Sony Ericsson W910i, due persone non sono riuscite ad attivare la modalità silenziosa, e una non è stata in grado di impostare correttamente la sveglia. Il Nokia N95 si è rivelato ancor più problematico, in quanto due utenti non hanno potuto trovare la modalità silenziosa, due non sono riusciti a scattare una foto, due non sono stati in grado di inviare la foto e una persona ha avuto grosse difficoltà a inviare un messaggio di testo.

Se ad alcuni questo sembra esagerato e pensano che i soggetti del test siano degli inetti o persone poco avvezze a tali dispositivi, faccio notare che anch’io, utente esperto e che non ha mai dovuto ricorrere a un libretto di istruzioni per nessun dispositivo, ho avuto le mie difficoltà a impostare un file MP3 come suoneria di un Nokia 6630.

Che cosa rende iPhone diverso? Citando ancora lo studio di inUse:

iPhone è diverso per almeno tre aspetti:

  • Trasparenza. Ciò che si vede una volta avviato iPhone è praticamente quel che si ottiene. Non vi sono applicazioni nascoste. La comprensione delle funzionalità e dei servizi offerti avviene in pochi istanti.
  • Accessibilità. Non esiste un sistema di menu profondi e nidificati, spesso un singolo tocco è sufficiente a portare l’utente dove vuole. Non esistono elenchi in cui navigare per trovare la funzione desiderata, né è necessario rivolgere l’attenzione su icone che cambiano.
  • Seduzione. La semplice esplorazione dell’interfaccia utente è di per sé gratificante. Lo schermo brillante e ad alta risoluzione, le animazioni fluide, tutto il sistema di suoni, discreti ma informativi, e l’attenzione profusa nei dettagli grafici sono tutti fattori che contribuiscono a un’impressione positiva del dispositivo.

Per me che ho sempre sostenuto la superiorità di iPhone, tutto questo non è nulla di nuovo. Ma è un riassunto piuttosto efficace.

The Author

Writer. Translator. Mac consultant. Enthusiast photographer. • If you like what I write, please consider supporting my writing by purchasing my short stories, Minigrooves or by making a donation. Thank you!

4 Comments

Comments are closed.