iPhone: note mobili (6)

Mele e appunti

Ulteriori riflessioni sull’interfaccia

L’altro giorno stavo controllando i feed RSS di Macworld.com e ho notato un recente articolo di Rob Griffiths dal titolo Stop the page-flicking madness — give us iPhone folders, ovvero Basta con il continuo sfogliare schermate — dateci le cartelle in iPhone.

Il succo del ‘problema’ rilevato da Griffiths è il seguente:

[…] Ho anche scoperto un limite fondamentale del software 2.1 di iPhone. Ora che ne ho comprovato la stabilità, ho cominciato a installare un numero sempre maggiore di applicazioni. All’inizio di ottobre avevo 79 programmi installati sul mio iPhone — ora ne ho 107, e mi aspetto che il numero continui a crescere. Tuttavia, navigare in questo affollamento di icone (16 applicazioni per ‘pagina’, per un totale di nove pagine) richiede troppi passaggi, che siano lo scorrere le pagine facendole passare col dito, o il fare tap nella piccola area che si trova fra la schermata principale e la fila inferiore di icone fisse [il ‘Dock’ di iPhone].

È un problema che si nota particolarmente se si cerca di mantenere un certo ordine nell’organizzazione dei propri programmi. Per esempio, a me piace raggruppare tutti i giochi su una pagina (OK, su due pagine), tutte le applicazioni che sfruttano i Location Services su un’altra, le utility su una terza, e così via. In questo modo è semplice trovare le applicazioni, ma richiede anche molta navigazione delle pagine quando voglio passare, per esempio, da un gioco nella settima pagina all’icona del Calendario sulla pagina principale di iPhone. Ho cercato di ridurre gli spostamenti mettendo i programmi che utilizzo di più (a prescindere dalla categoria cui appartengono) tutti insieme nella seconda pagina, così 16 delle applicazioni che uso più di frequente ‘distano’ soltanto una pagina dalla schermata principale di iPhone.

Prima della citazione, ho messo ‘problema’ fra virgolette, perché lo ritengo un non-problema. Ci ritorno poco oltre, perché prima voglio riportare quella che secondo Griffiths potrebbe essere una possibile soluzione:

La soluzione è ovvia, secondo me: iPhone deve poter supportare la possibilità di inserire le applicazioni in cartelle, ognuna con il proprio nome, proprio come su qualsiasi personal computer. Caspita, persino il mio vecchio Treo mi permetteva di disporre i programmi in categorie personalizzate, in modo da non doverli passare in rassegna tutti quanti ogni volta che dovevo trovarne uno in particolare. Con le cartelle, per me la navigazione tra le pagine diminuirebbe moltissimo: potrei inserire tutte le mie applicazioni in una mezza dozzina di cartelle, ognuna delle quali avrebbe soltanto (tranne quella dei giochi) una sola pagina di programmi al suo interno. Pertanto, invece di dover far passare sette pagine, ne avrei solo due, e sei cartelle su cui fare tap.

Forse Griffiths non è l’unico ad avere questo ‘problema’ e ad aver pensato a una simile ‘soluzione’. Per una volta vorrei essere drastico: il problema è un non-problema e la soluzione è una colossale idiozia.

1. Ritengo che il problema sia un non-problema, nel senso che Griffiths non rappresenta evidentemente l’utente medio di iPhone. Se da un lato è ammissibile che vi siano altre persone che abbiano provato un centinaio di applicazioni da quando esiste l’App Store, dall’altro credo siano in pochi ad averle lasciate tutte sul proprio iPhone. Non voglio parlare per tutti, sia chiaro, però mi sembra abbastanza logico che vi sia una sorta di ‘selezione naturale’ nelle applicazioni che uno lascia installate sull’iPhone. Se ne provano un po’, quelle gratis innanzi tutto, c’è un inevitabile periodo di gadget-mania e il nostro iPhone si affolla di icone rapidamente. Poi inizia la scrematura: notiamo che alcune applicazioni sono sciocchezze che non ci servono, o che non le apriamo da più di una settimana, o che è uscita una utility migliore, o che quando abbiamo installato il programma x (spinti magari da una promozione temporanea) ci sembrava utile, ma alla fine lo abbiamo aperto un paio di volte… Insomma, si comincia a sfoltire, privilegiando le applicazioni che si utilizzano di più, i giochi che ci catturano di più, le utility migliori di una certa categoria. Griffiths ha dovuto provare parecchie applicazioni per scriverne su Macworld, e probabilmente non ha voglia di fare questa operazione di scrematura, oppure è un inguaribile nerd che trova davvero tutte utili quelle 107 applicazioni. Trovo il suo ‘problema’ e le sue esigenze condivisibili da un numero troppo ristretto di utenti affinché Apple si metta a trovare una soluzione come quella da lui proposta.

2. Parlando della sua soluzione, dico che è un’idiozia perché rappresenterebbe un passo indietro nella semplicità dell’interfaccia di iPhone; inoltre è una soluzione inelegante e rappresentativa di una maniera datata e inadeguata di concepire l’interfaccia di un dispositivo mobile. Come ho già avuto modo di dire, la potenza dell’interfaccia grafica di iPhone, al di là della tecnologia multi-touch, è il fatto di avere tutto sempre in primo piano, dispiegato in superficie, senza livelli e sottolivelli di menu e opzioni, come avviene in tutti gli altri cellulari e ancora in moltissimi smartphone. Le cartelle rappresenterebbero proprio un ritorno alla nidificazione, che annullerebbe i vantaggi dell’immediatezza dell’interfaccia. Perché avendo a disposizione la possibilità di suddividere le applicazioni in cartelle, nulla impedirebbe di complicare ulteriormente le cose inserendo una cartella in un’altra cartella. Il fatto che su un computer sia pratica normale non significa che sia una buona idea nel contesto di iPhone. Su un Mac è facile navigare in cartelle e sottocartelle: abbiamo un monitor sufficientemente grande davanti, abbiamo un mouse o un trackpad, è tutta un’altra cosa.

Per non parlare della difficoltà di implementare le cartelle stesse su iPhone. Come creare una nuova cartella in una pagina qualsiasi di iPhone? Bisognerebbe inserire un pulsante di azione (come il [+] in MobileSafari) da qualche parte, in modo che richiami un menu con il comando “Nuova cartella”. E dove inserire un tale pulsante? Osservando la pulizia della schermata principale di iPhone, qualunque posto sarebbe sbagliato (sì, anche nella barra di stato in alto). Poi per dare un nome distintivo alla cartella occorrerebbe richiamare la tastiera virtuale… Io non vedo altro che complicazioni. Il minore dei mali, e Griffiths accenna a questa alternativa nel suo articolo, sarebbe un’applicazione che gestisse la funzionalità e le altre applicazioni, un po’ come il gestore dei widget in Dashboard. La mia proposta, molto più semplice e funzionale, sarebbe quella di utilizzare delle linguette numerate al posto dei pallini bianchi sotto le 16 applicazioni di ogni schermata, in modo da passare rapidamente, mettiamo, da pagina 1 a pagina 4 senza passare per la 2 e la 3. Ma niente cartelle. Le cartelle sono anche una pessima idea perché compromettono la chiarezza dell’interfaccia e la navigazione stessa, checché ne dica Griffiths. Proviamo a vedere se un’immagine vale più di mille parole:

iPhone-main-screen.jpg   iPhone-main-screen-folders.jpg

Sulla sinistra uno screenshot della prima pagina del mio iPhone. Sulla destra ho ritoccato molto velocemente l’immagine per mostrare un esempio di come apparirebbe una schermata con cartelle generiche, differenziate solo dai nomi e non dalle icone. Con un dispositivo mobile come iPhone è a mio avviso essenziale poter richiamare velocemente un’applicazione senza fermarsi troppo a riflettere su quale cartella potrebbe contenerla. Certo, si potrebbe dire: mettiamo le cartelle con icona personalizzabile. Non credo di dover spiegare il perché sarebbe una mossa verso un’ulteriore e inutile complicazione dell’interfaccia.

Sì, iPhone è più un minicomputer che un semplice ‘telefono’, ma questo non significa che la sua interfaccia debba assomigliare a quella di un computer. Avere centinaia di applicazioni installate su iPhone è certamente possibile, ma è una situazione limite. Le soluzioni suggerite da Griffiths sono tutte piuttosto macchinose e riflettono una scarsa comprensione dell’interfaccia di iPhone e dell’impatto che può avere l’introduzione di funzionalità che agiscono globalmente. È facile dire “iPhone dovrebbe permettere questo”, ma spesso si ignora l’effetto valanga di qualsiasi alterazione di un’interfaccia utente ormai consolidata. È per questo che certe funzionalità come un copia-incolla sono estremamente complesse da implementare e quindi tardano a manifestarsi negli aggiornamenti del software di iPhone. Ogni novità deve essere introdotta necessariamente a piccoli passi.

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