A mobilità variabile

Mele e appunti

Rieccomi al timone del blog, dopo un mese di vacanza passato quasi totalmente lontano da Internet, posta elettronica, impegni di lavoro. Un’esperienza irrinunciabile e benefica. Ho visto che in mia assenza sono arrivati altri commenti a miei post precedenti, e sto cercando di riaggiornarmi con tutto. Mi scuso se ad alcuni non ho ancora risposto.

Durante il mese di vacanza, passato nella campagna toscana, mi sono portato il taccuino su cui solitamente annoto spunti e idee per Autoritratto con mele. Una delle cose che mi sono appuntato è la pessima esperienza passata quando ho cercato di collegarmi da punti Internet pubblici per leggere la posta. Ma prima una piccola premessa. Quando chiudo per ferie in agosto, in genere porto con me il mio PowerBook G4 12″ e il mio cellulare SonyEricsson K700i con prepagata TIM. Fra i miei lavori ve n’è uno che devo svolgere anche in agosto: devo scaricare il materiale necessario che mi arriva per email, effettuare la traduzione e rispedirlo sempre per email. Per fare questo mi è comodo collegarmi a Internet con il cellulare, visto che dove passo le vacanze non ho rete telefonica fissa. Ora, a meno di non sottoscrivere una qualche tariffa dati flat, usare sempre il cellulare per controllare la posta e per navigare il Web diventa, come immaginerete, piuttosto costoso. Limito quindi le connessioni all’indispensabile, e cerco Internet café e similari per tutto il resto.

Ecco, quest’anno è la prima volta che non mi riesce di controllare la posta, né del mio account @mac.com, né dei miei account Gmail.

Per @mac.com il problema è stato la nuova interfaccia di MobileMe e il fatto che i requisiti minimi dei browser supportati escludono versioni di Internet Explorer anteriori alla 7. Nei due Internet point da cui sono passato, i PC avevano tutti installato Windows XP in versione spartana e Internet Explorer 6. Cercando di accedere invece alla mia posta Gmail, Explorer andava continuamente in crash. Ho quietamente proposto agli addetti di installare un browser moderno, che so, Firefox 3, ma la risposta è stata, più o meno, “non abbiamo i privilegi per installare applicazioni sulle macchine, e il tecnico adesso non c’è”. (‘Il tecnico’ — m’è venuto da sorridere).

Fa un poco rabbia avere la soluzione di un problema lì davanti a te e non poterci far nulla. Allo stesso tempo mi sono chiesto: ma Apple e Google, dall’alto della loro esperienza e delle loro finanze, non potrebbero realizzare anche una versione solo testo, pienamente accessibile, della loro interfaccia Web per la posta elettronica? (Soprattutto Apple; Gmail è comunque più accessibile di MobileMe). Non sempre si incontrano computer aggiornati nei luoghi di pubblico accesso. Da un lato chi gestisce un Internet café dovrebbe sforzarsi di aggiornare le applicazioni, anche per un discorso di sicurezza informatica, dall’altro un po’ più di accessibilità, in quest’orgia di ‘Web due punto zero’, non farebbe male.

(Per curiosità, ho poi provato ad accedere a MobileMe usando il PowerBook e la connessione GPRS: dopo circa tre minuti la pagina non era ancora completata e io stavo scaricando KB e KB di interfaccia, bellina senza dubbio, ma poco pratica in questa circostanza).

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