Non è necessario che vi racconti tutta la vicenda, credo occorra non avere Internet per non saperne nulla. Vicenda fatta di ombre più che di luci. Riassumendo molto sinteticamente: pare che un giovane ingegnere Apple, in possesso di un prototipo del nuovo modello di iPhone che dovrebbe essere annunciato fra due mesi, lo abbia dimenticato in un bar a 20 miglia dalla sede di Apple in California, complice qualche birra di troppo. Non si sa bene come, non si sa bene per mano di chi, i tipi di Gizmodo ne sono entrati in possesso (si dice pagando 5.000 dollari), lo hanno fotografato fuori e dentro, e hanno fatto lo scoop. Milioni e milioni di visite al loro sito (al quale non linko). Non contenti, allo scoop è seguito un articolo che in sostanza faceva il nome del poveretto e lo metteva al centro dell’attenzione in modi che forse sarebbe stato il caso di evitare.
Dagli ultimi sviluppi della vicenda pare che questo prototipo sia considerato rubato, non perduto (o forse rubato dopo essere stato perduto accidentalmente). Apple ha chiesto a Gizmodo di restituire il telefono, e Gizmodo ha risposto più o meno così: Siamo lieti che lo veniate a riprendere. Si tratta certamente di una patata bollente. Ah, ci sembra giusto dirvi che non sapevamo che era stato rubato quando lo abbiamo acquistato.
Io non ci credo neanche per un secondo. Questa storia è un esempio di giornalismo infimo e senza un briciolo di etica. Quelli di Gizmodo sono dei furfanti e spero che questa faccenda si chiuda con qualcosa in più di un rimprovero, perché è giusto che paghino le conseguenze di un operato senza scrupoli come il loro. Per quanto mi riguarda, ho rimosso il loro sito dai miei segnalibri e feed e ho buttato Gizmodo nel dimenticatoio.
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