Come sempre, il buon Lucio Bragagnolo riesce a condensare il succo del discorso nel titolo stesso dell’articolo: Il dispiacere della lettura. In questo pezzo recente, Lucio prova a dare qualche consiglio su quali fonti aggiungere alla propria lista di letture per tenersi al passo in ambito informatico. (Colgo l’occasione per ringraziarlo della menzione indiretta). C’è un punto essenziale sul quale sono in pieno accordo con lui:
E bisogna fare una premessa: le notizie sono molto sopravvalutate. Anche per il professionista più esigente, le notizie importanti della giornata, di qualsiasi giornata, sono da zero a tre. Quelle che veramente impongono l’urgenza di sapere sono da zero a tre. Ogni anno. Si provi a stare senza la minima news Apple o informatica per una settimana, e vedere che cosa ci si è “perso”.
Il resto viene riempito da sciocchezze, invenzioni, i famosi rumor che hanno perduto da anni ogni ragione d’essere, frantumazioni del capello in sessantaquattro, inutili notizie di aggiornamento […] e marchette.
Insomma, chiacchiere. Un particolare su cui Lucio non si è soffermato ma che voglio sottolineare io è la replicazione e la ritrasmissione di queste chiacchiere. Prova della sostanziale vuotezza di molti siti — specie italiani, duole dirlo, ma anche in lingua inglese — è la straordinaria frequenza con cui ripetono a pappagallo notizie e chiacchiere prodotte da terzi. Spesso non esiste nemmeno una verifica della bontà della fonte, e notizie ‘buone’ vengono tragicamente mischiate con ‘previsioni’ tecnologiche il cui valore equivale all’oroscopo della settimana; il risultato è un calo qualitativo del sito intero.
Notavo in modo particolare questo fenomeno agli inizi della mia esperienza con i lettori di feed RSS, quando buttavo nel calderone un po’ di tutto prendendo più o meno indiscriminatamente dai bookmark del browser. Anch’io ho avuto, per una stagione, la frenesia del tenermi aggiornato, la paura di perdermi qualcosa. In realtà, con tutti quei feed, mi ritrovavo a leggere le stesse cose ripetute e riciclate da un sito all’altro. Senza una scrematura si finisce col perdere di vista gli articoli o le notizie che meritano davvero la nostra attenzione.
Un altro punto su cui sono d’accordissimo con Lucio:
Tornando a bomba, che cosa leggere per l’aggiornamento abituale di una persona giustamente curiosa, senza interessi professionali specifici ma solo con una giusta dose di interesse per il mondo (informatico) che la circonda? […]
Se non si vuole avere a che fare con l’inglese, la risposta è: niente.
(Leggersi bene la spiegazione che segue e i vari distinguo). Fra i siti in italiano passabili, Lucio cita Wired e Macworld. Anche qui sono perfettamente allineato con le sue osservazioni, e aggiungo che se non avete problemi a leggere l’inglese, la prima cosa da fare è passare agli equivalenti in lingua inglese di quei due siti: Wired.com e Macworld.com.
Per il resto: in italiano non c’è nulla nel mio lettore di feed. Controllo periodicamente qualche blog e seguo volentieri il link occasionale che viene passato da fonte fidata, ma poco altro. Se ci si vuole tenere aggiornati sul mondo Apple e non si conosce l’inglese, meglio seguire un sito come Macworld in italiano che affidarsi alla sezione informatica di quotidiani online come Corriere, Repubblica e affini.
Lo so, tutti hanno l’amico bravo che scrive per la testata tale o il sito talaltro. Può essere, ma pur con tutto il valore che può aggiungere, non è in grado di mantenere costantemente alto il livello qualitativo della testata tale o del sito talaltro. Personalmente cerco di tenere fra le letture quotidiane fonti che offrano una certa qualità sempre e costantemente. Certo, ogni tanto capita l’articolo mal fatto, ma meglio che sia l’eccezione e non la regola.
Se l’inglese non è un problema, i consigli per le letture si sprecano. Per me, l’accoppiata Macworld.com / Ars Technica è più che sufficiente per stare al passo con il mondo Mac e tecnologico, a livello di notizie ed editoriali (mentre iLounge mi è utile soprattutto per tenermi aggiornato sugli accessori per Mac e dispositivi iOS). A questi aggiungo l’imperdibile Mac OS X Hints. Low End Mac è un ottimo sito, specie per chi, come me, possiede Mac più datati e vuole continuare a tirarne fuori il massimo. Low End Mac contiene moltissimi articoli e risorse a questo scopo, in più a volte è interessante leggere certi articoli di opinione, che invece di focalizzarsi su quanto sia fantastico l’ultimo Mac uscito, provano a mettere le cose un po’ in prospettiva.
Dopo un periodo discendente, MacFixIt è tornato nel mio lettore di feed. A esserne bandito, invece, è Gizmodo, sin dai tempi del famigerato ‘scoop’ sul prototipo di iPhone 4. Non sono persone serie, e non mi piacciono certi metodi di fare giornalismo. Se interessa un sito orientato in particolar modo alla tecnologia portatile e ai nuovi gadget tecnologici, meglio Engadget, anche se ora gli autori migliori sono migrati su This Is My Next, progetto temporaneo in vista del lancio di The Verge a inizio autunno.
Con questi siti nel lettore di feed, più i consigli nell’articolo di Lucio, si arriva a una certa completezza di informazione evitando troppe ripetizioni e sovrapposizioni (una volta, oltre a Macworld USA, seguivo anche il Macworld britannico, ma con una sovrapposizione di notizie del 90% non valeva la pena tenere i due siti nei feed). Ultimi due consigli: se vi interessano discorsi di design, interfacce e usabilità, allora dovete seguire Lukas Mathis (e magari acquistare anche il suo libro, Designed For Use, di recente pubblicazione). Se vi interessa leggere articoli d’opinione di alto livello sull’industria della tecnologia, allora non tralasciate Monday Note, di Jean-Louis Gassée e Frédéric Filloux. Sì, quel Gassée, in Apple negli anni Ottanta, poi fondatore di Be Inc., fra le (molte) altre cose. Il sito viene aggiornato con frequenza settimanale, per cui non c’è timore di accumulare troppi articoli non letti.
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