Hands-on: TechRestore’s matte-screen MacBook Pro service | Macworld: Interessante reportage di Rob Griffiths, che ha spedito un MacBook Pro unibody da 15 pollici all’azienda TechRestore per effettuare una sostituzione dello schermo glossy di serie nel MacBook Pro con uno non riflettente (matte).
Riporto le informazioni più importanti qui di seguito. Per il resto, invito a osservare le foto nell’articolo originale, che valgono più delle parole.
Al momento TechRestore modifica soltanto il modello da 15 pollici, ma l’azienda ha confermato che presto metterà a disposizione un programma di sostituzione anche per il MacBook.
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TechRestore non applica semplicemente una copertura antiriflesso allo schermo in dotazione con il MacBook Pro, ma rimuove l’intero schermo, insieme alla cornice e alla lastra di vetro esterna. Al suo posto, TechRestore installa un nuovo schermo matte circondato da una cornice nera opaca in materiale plastico fatta su misura. Il nuovo schermo non viene ricoperto né da un pannello in plastica, né da un pannello in vetro — rimane esposto, proprio come sui MacBook e MacBook Pro delle generazioni precedenti.
La sostituzione dello schermo di un MacBook Pro potrebbe sembrare un’offerta costosa e, pur non essendo esattamente a buon mercato, il servizio non è nemmeno così caro come avrei pensato: la procedura costa 200 dollari più le spese di spedizione. Per contestualizzare quei 200 dollari e fare un confronto, dopo qualche ricerca in Google ho trovato dei schermi LCD da 15 pollici (modelli generici e ‘nudi’) in una fascia di prezzo fra i 195 e i 250 dollari. Aggiungiamo il costo di una cornice fatta su misura e della manodopera per l’installazione, e 200 dollari cominciano a sembrare un affare. (Il motivo per cui il procedimento di sostituzione è relativamente economico è in parte dovuto al fatto che TechRestore si tiene il vostro schermo glossy e la cornice nera originale come pezzi di ricambio per la sua attività di riparazione Mac. TechRestore sostiene che lo schermo sostitutivo ha le stesse specifiche tecniche dell’originale Apple).
Griffiths poi fa una serie di considerazioni sul MacBook Pro con lo schermo cambiato. Da un punto di vista strutturale e di robustezza non sembrano esserci grossi problemi. È chiaro che, non avendo la finitura in vetro, non sarà robusto come un MacBook Pro originale, e il suo grado di resistenza a urti e incidenti è più paragonabile a quello dei vecchi MacBook Pro (e PowerBook, aggiungo io). Un ‘vantaggio’ del MacBook Pro con lo schermo matte è che il portatile risulta essere più leggero (2,35 kg circa contro i 2,5 kg circa dell’originale).
Per quanto riguarda la qualità dell’immagine:
Se avete visto un vecchio MacBook Pro con lo schermo matte, avrete una vaga idea di quel che otterrete da un MacBook Pro unibody modificato da TechRestore. Tuttavia, mettendo quei due modelli [il MacBook Pro della generazione precedente e il MacBook Pro modificato da TechRestore] fianco a fianco, utilizzando le stesse impostazioni di calibrazione del colore e luminosità, lo schermo di TechRestore è visibilmente più luminoso. In breve: lo schermo è fantastico, e la maggiore luminosità si nota davvero e visualizza qualsiasi cosa che abbia uno sfondo bianco in maniera decisamente migliore.
Il nuovo schermo matte non è però luminoso quanto lo schermo glossy di serie sui MacBook Pro unibody, che è senza dubbio il più luminoso e brillante. […]
La conclusione di Griffiths è che l’offerta di TechRestore può essere una valida soluzione per chi voglia a tutti i costi uno schermo non riflettente sul proprio MacBook Pro unibody da 15 pollici. Io rimango un po’ scettico. A parte il discorso garanzia, sono abbastanza preoccupanti le due macrofotografie che mostrano i segni dell’intervento di modifica. Griffiths sostiene che a occhio nudo nemmeno si notano e che a esaltare i difetti siano la luce e il fatto di essersi avvicinato moltissimo ai due punti in questione. Resta il fatto che il procedimento di sostituzione è un lavoro estremamente complicato, soprattutto perché nei MacBook / MacBook Pro unibody schermo sottostante, cornice nera e lastra coprente di vetro sono fusi insieme. È normale e prevedibile che rimangano dei segni anche dopo il lavoro meglio eseguito. Ed è normale, almeno per me, non poter ignorare quei segni di intervento; non importa quanto leggeri siano, io so che ci sono.
Morale: io sono assoluto sostenitore degli schermi non riflettenti e mal sopporto i glossy, ma se domani mi comprassi il MacBook Pro unibody da 15 pollici non credo proprio che lo sottoporrei a questo servizio. Fra l’altro ho avuto modo di provarlo estesamente in un Apple Store qui a Valencia il mese scorso: lo schermo è molto bello e luminoso, e i riflessi tollerabili. Se diventasse la mia nuova prima macchina, in ogni caso, il problema non si porrebbe nemmeno, perché per la maggior parte del tempo sarebbe collegato a un monitor esterno da 20 pollici, antiriflesso.
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