happy cog è un’azienda di web design e affini nota e stimata per la qualità del proprio lavoro. Nella home page scrivono orgogliosi di saper realizzare ottimi siti e soluzioni per il Web, e nella sezione “Why happy cog?” [Perché scegliere happy cog?] affermano:
It’s simple: designing with web standards means lower costs, reduced production time, and increased accessibility. We literally wrote the book on it. [È semplice: una progettazione basata sugli standard web si traduce in costi più contenuti, tempi di produzione accorciati, e una maggiore accessibilità. Abbiamo letteralmente scritto un libro sull’argomento].
Insomma, tanto di cappello. Questa è gente che, fra i siti prodotti, annovera A List Apart, e fra i clienti ci sono nomi come America Online e Blogger. Il creative director è Jason Santa Maria; l’art director è Greg Storey, mica bruscolini. (Se non conoscete questi nomi, suggerisco di appuntare i loro siti fra le vostre letture obbligate; a prescindere da quel che sto per scrivere, sono tutte persone che sanno fare bene il loro mestiere).
Eppure anche ai migliori capita la cantonata. Visitando la pagina per entrare in contatto con happy cog, viene proposta la compilazione di un modulo di contatto, e per farlo occorre scaricare lo “Happy Cog Project Planner”. Un nome affascinante, senza dubbio. Beh, scompattato l’archivio zip ci si ritrova con un… documento Word.
Ah, l’ironia di tutto ciò.