Per me la cosa più importante in un dispositivo è che mi semplifichi la vita. Che piaccia o meno agli hacker, che sia sulla bocca di tutti, me ne frego altamente. iPad è venuto incontro alle mie esigenze in modo egregio, con solo qualche impiccio di poco conto. Si è comportato meglio di un computer portatile e mi ha permesso di viaggiare in maniera più efficiente.
Le osservazioni di Moulitsas meritano di essere lette integralmente, se non altro per avere il punto di vista di una persona che può tranquillamente rappresentare l’utente medio di iPad.
Nel segnalare l’articolo, John Gruber commenta con puntualità:
Come ha osservato Tim O’Reilly, questo dovrebbe rappresentare un segnale d’allarme per molte altre aziende. Invece sospetto che il tipo di reazione a cui assisteremo quando iPad diventerà un grande successo, sarà quello di aziende come Microsoft, che lasceranno intendere che sono gli utenti di iPad ad avere qualcosa che non va, non i propri prodotti.