Un paio di note volanti
Ieri ho fatto un giro rapidissimo alla FNAC qui a Valencia perché ero rimasto a corto di DVD vuoti, e anche perché in fondo speravo fossero arrivati i nuovi MacBook Air per vederli da vicino.
Arrivato vicino alla zona dedicata ai prodotti Apple notavo un certo affollamento, che mi faceva ben sperare. Quando mi sono avvicinato ho notato invece che è ancora l’iPad ad attrarre attenzione (un dettaglio da non trascurare; il tavolo con gli iPad in esposizione è costantemente affollato da quando è uscito iPad, tanto che dovetti recarmi di mattina presto per provarne uno). Dei nuovi MacBook Air neanche l’ombra, o quasi.
In realtà un modello di MacBook Air da 11 pollici c’era, ma passava praticamente inosservato essendo chiuso e in stop, ed essendo collocato a fianco di un MacBook Pro da 17 pollici connesso al Cinema Display da 24.
Mia moglie e io ci siamo avvicinati, lo abbiamo aperto e ci abbiamo giocherellato un po’. Si tratta del modello con disco SSD da 128 GB. Impressioni:
- La faccenda dell’Instant On è assolutamente vera. Il MacBook Air, aprendolo, era subito pronto all’uso.
- La sottigliezza è sorprendente: si fa fatica a credere che vi sia un computer lì dentro.
- La velocità è altrettanto sorprendente. Le applicazioni si aprono all’istante, tanto che non sai se stai davvero lanciandone una o ritornandoci su dopo averla già avviata. Ho aperto un numero sufficiente di applicazioni e il Mac non dava segni di rallentamento nel passare dall’una all’altra. Ma non so quanto sia rilevante, dato che non ho avuto tempo di fare prove intensive aprendo documenti (ho però aperto molte finestre e pannelli in Safari, e anche qui l’Air si è comportato egregiamente).
- Non ho notato grosse differenze fra la tastiera dell’Air e quella del mio MacBook Pro 15”. Le dimensioni sono identiche, la risposta dei tasti mentre si scrive è praticamente la stessa (forse i tasti del MacBook Air hanno una corsa leggermente più corta, ma se c’è una differenza probabilmente la si nota dopo molto tempo passato a dattiloscrivere).
- Lo schermo è buono. Come si può vedere nella foto in alto, ha una buona luminosità. E non avendo di fronte il pannello di vetro dei MacBook Pro, il problema dei riflessi è decisamente attenuato, al punto che si poteva utilizzare tranquillamente il MacBook Air anche con l’illuminazione pessima e sguaiata del negozio.
- La risoluzione di 1366×768 su uno schermo da 11.6” rende in effetti un po’ più piccoli gli elementi dell’interfaccia, ma devo ammettere di non aver avuto nessun problema a navigare tra file e cartelle, a leggere documenti di esempio, a navigare il Web. Insomma, si sta più stretti, ma non c’è perdita di usabilità.
- Peccato non averlo potuto soppesare: per ragioni di sicurezza il MacBook Air era attaccato al piano d’appoggio. Ma il fatto è che non ce n’è bisogno: l’Air trasuda leggerezza e compattezza.
Per fare un confronto con la luminosità di altri schermi ho cercato di scattare una foto che prendesse sia lo schermo del MacBook Air che quello del MacBook Pro e del Cinema Display disposti a fianco. Non so quanto possa essere indicativa, ma eccola qua:
Ieri avevo poco tempo e conto di tornare alla FNAC nei prossimi giorni per fare qualche prova in più. Per intanto posso dire che il MacBook Air da 11 pollici ha un’attrattiva davvero potente, e credo possa essere una seconda macchina fenomenale. E no, non è un netbook. Per costruzione, usabilità e prestazioni dista anni luce da un netbook qualsiasi.