Qualche giorno fa, attraverso Macworld UK, sono approdato a questa notizia. In sostanza, Bruce Chizen, il CEO di Adobe, ha annunciato l’intenzione di proporre una sorta di versione light di Photoshop come applicazione Web liberamente accessibile. Chizen ha detto che Adobe ha preparato le fondamenta di un prodotto in stile Photoshop basato sul Web quando ha introdotto Adobe Remix, un’applicazione Web di video editing offerta attraverso il sito di media sharing PhotoBucket.
Ma la parte che trovo un po’ buffa è questa. Chizen aggiunge:
[Il muoversi verso servizi basati sul Web] è, per Adobe, una cosa del tutto nuova, verso la quale siamo particolarmente sensibili, perché vediamo aziende come Google realizzarla per svariate categorie, e vogliamo essere certi di precedere Google in quei settori di nostra competenza.
Ora, niente da ridire, è una posizione legittima e condivisibile. Solo che il lancio di questa nuova applicazione Web di fotoritocco è previsto entro sei mesi. Io non sono il CEO di una grande azienda e sicuramente uomini come Chizen arrivano dove arrivano anche e soprattutto perché di marketing ne sanno qualcosa. In ogni caso, non capisco che senso abbia annunciare un prodotto o un servizio con sei mesi di anticipo quando lo scopo è battere la concorrenza (anche) sul tempo.
Concorrenza che non se ne sta di certo con le mani in mano. Esiste già una certa scelta di applicazioni Web per la manipolazione di immagini, basta vedere siti come PXN8, Fauxto, Picture2Life, Picnik (il mio preferito), Preloadr, Snipshot (prima chiamato Pixoh).
Insomma, in bocca al lupo, Adobe. Arrivare prima della concorrenza la vedo dura, ma in sei mesi forse puoi fare meglio. Io intanto vado a farmi un… Picnik.
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