Al ridimensionamento serve una ridimensionata

Mele e appunti

Una delle cose che chiedo a Snow Leopard, la prossima versione di Mac OS X, è di sistemare un aspetto forse piccolo e trascurabile, ma che a me dà un fastidio inconcepibile: il ridimensionamento delle finestre. È una seccatura che ho sempre sopportato in silenzio, ma oggi ho voglia di sfogarmi un po’.

Il problema appare in tutta la sua grandezza quando si utilizzano due schermi differenti per lavorare, o quando si passa da una risoluzione all’altra. Cerco di spiegarmi. La mia macchina principale è un PowerBook con schermo da 12 pollici (e risoluzione 1024 x 768). Quando sono a casa, uso il PowerBook in modalità scrivania, collegato a un monitor da 20 pollici (e risoluzione 1680 x 1050). Quando sono fuori, ritorno sul piccolo schermo. Ora, in genere i programmi che tengo aperti sono Mail, Mailsmith, Safari, Camino, Skim, Anteprima, TextWrangler, a volte iTunes, eccetera. Lascio sempre tutti questi programmi con la finestra principale espansa al massimo, in modo da poter sfruttare tutto lo schermo. Quando torno a casa e collego il PowerBook al monitor da 20 pollici, il sistema riconosce correttamente il monitor più grande come schermo principale (Dock e barra dei menu passano dal piccolo 12 al grande 20); le finestre delle applicazioni no, rimangono tutte ammucchiate sullo schermo piccolo. Se apro una qualsiasi nuova finestra in Safari o Camino, si apre sullo schermo piccolo. Se chiudo tutte le applicazioni prima di collegare il portatile al monitor esterno, e le apro dopo essere passato sullo schermo grande, le applicazioni si aprono in quello piccolo. O meglio, le finestre delle applicazioni, perché la barra dei menu, come ho detto, viene correttamente trasferita al monitor grande.

Uno che fa, dunque? Trascina la finestra del programma dallo schermo piccolo al grande, e preme il pulsantino verde nell’angolo in alto a sinistra della finestra. Il pulsante verde serve a ridimensionare la finestra ed equivale al comando Finestra > Ridimensiona dell’applicazione (Window > Zoom se il programma non parla italiano). E qui il comportamento varia da programma a programma, e che siano applicazioni di Apple o di terze parti la morale è sempre quella: ognuna fa come cavolo le pare ma quasi nessuna ridimensiona la finestra correttamente, cioè a tutto schermo. Mail lo fa; Safari allunga la finestra in verticale fino a sfiorare il Dock, ma non c’è mezzo di estenderla in orizzontale se non trascinando manualmente e cercando di essere precisi altrimenti una piccola parte della finestra finisce nello schermo più piccolo. Camino tende a fare il contrario, cerca di espandersi orizzontalmente, ma occorre sempre agire a manina per riportare la finestra al massimo delle dimensioni. Mailsmith fa come Safari, in più ogni volta devo regolare di nuovo l’altezza del separatore che divide l’area dell’elenco messaggi in alto dall’area del messaggio in basso. iTunes è un disastro perché non ha un comando di ridimensionamento automatico: pigi il pulsantino verde e lui si rimpicciolisce nella versione mini-player.

La situazione è analoga quando cambio la risoluzione del monitor più grande. Non chiedetemi perché, ma con le ultime versioni di VLC non posso vedere filmati a pieno schermo con la risoluzione massima del monitor (1680 x 1050), devo prima scendere a 1360 x 768 e poi andare a pieno schermo con VLC. Se prima di fare questa operazione mi dimentico applicazioni aperte con finestre a tutto schermo… avete indovinato, ritornando alla risoluzione massima le finestre vanno di nuovo ridimensionate perché sono rimaste alla risoluzione precedente. Devo avere l’accortezza di minimizzarle nel Dock o di nascondere le applicazioni prima di usare VLC. Così facendo, tutto poi torna a posto automaticamente.

Saranno sciocchezze, ma quel che mi fa arrabbiare è l’assenza di logica. Quando si presenta la situazione contraria — dal monitor grande passo allo schermo piccolo — le finestre rimangono dimensionate sulla maggiore risoluzione, ma premendo il pulsantino verde, Mac OS X ridimensiona la finestra correttamente e la adatta al monitor da 12 pollici. Nello scenario inverso è come se il sistema operativo non sapesse bene a quale dimensione impostare la finestra, è come se non conoscesse la risoluzione del monitor esterno. Però certe applicazioni come Mail ridimensionano in maniera corretta, vallo a capire.

Estendere una finestra alle massime dimensioni disponibili sullo schermo principale dovrebbe essere il compito di quel pulsantino verde, e del comando da menu associato, Ridimensiona. E dovrebbe essere un’operazione semplice e automatizzata, invece non lo è. Peraltro il problema (vado a memoria) si presentava anche con Mac OS 9, ma se non ricordo male lì c’era un briciolo di logica: molte finestre venivano ingrandite quasi totalmente, lasciando visibile la fila di icone da sempre all’estrema destra sulle scrivanie dei Macintosh: quelle dei dischi rigidi, dei media rimovibili, del Cestino. In Mac OS X tutto sembra più casuale e disordinato. È così difficile da risolvere, o mi sfugge qualcosa? (Sì, ho già lasciato un paio di feedback ai tempi di Tiger e un paio da quando esiste Leopard).

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