Desideri esauditi

Mele e appunti

Sempre sfogliando il numero 61 di MacFormat UK del marzo 1998 di cui parlavo nel precedente articolo, mi sono imbattuto in un’altra lettura interessante. Specie se vista con dieci anni di distanza. All’interno del dossier “Semi del futuro — Il futuro inizia oggi” accennato ieri, c’è una piccola sezione in cui MacFormat ha pubblicato alcune risposte che gli utenti iscritti alla mailing list MacFormat Bulletin hanno dato alla domanda Cosa vorreste da Apple per il 1998? Beh, ecco alcuni esempi di contributi. Come dicevo, interessante…

Gli utenti PC credono che i Mac siano esageratamente costosi, però continuano a sopportare logiche e procedure esasperanti [di una piattaforma] che nessuno, abituato a utilizzare un Mac, crederebbe possa aver avuto tanto successo dal punto di vista commerciale. […] Perché Apple non inizia a fare un po’ di pubblicità comparativa?”
(D. Callahan, Aveiro, Portugal)

Ora che l’interfaccia grafica è un elemento consolidato dei computer domestici, Apple deve ridefinire l’aspetto di un computer domestico. Deve ideare un look and feel completamente nuovo. […] Rhapsody [Il sistema operativo che Apple stava progettando nel 1998 e che sarebbe poi diventato Mac OS X — N.d.RM] non farà colpo sulla gente se non avrà un aspetto rivoluzionario. Novità e miglioramenti in fatto di multi-tasking e multi-threading hanno un’importanza relativa, che l’utente domestico medio non apprezza. L’utente medio vuole il look and feel”.
(P. Williams, Edinburgh)

Mi piacerebbe poter andare in un negozio che vendesse solo hardware e software Apple. Non mi aspetto una catena come quella di PC World, ma di certo almeno alcune fra le città più grandi dovrebbero avere degli store Apple dove uno possa recarsi e chiedere consigli. […]”
(B. Cutler, Kenilworth, Warwickshire)

Fra le cose che vorrei Apple facesse (e in fretta):

  • Un sistema operativo con meno ‘cerotti’ e più robusto.
  • Un sistema operativo che all’avvio non ci metta tanto quanto Windows a caricarsi. […]
  • Un Mac davvero compatto, che possa stare anche su una scrivania di dimensioni normali e che non costi un occhio della testa.

(G. Carrington, Canberra, Australia)

La cosa più importante da fare per Apple è rivolgersi all’utenza consumer entry-level e alle piccole imprese, cosa che Umax ha fatto particolarmente bene nel 1997. La chiave del successo è lì. […]”
(C. Jenkin — senza indirizzo)

Perché Apple non si mette a scrivere Mac OS per la piattaforma Intel? Sarebbe un passo per diventare la piattaforma più diffusa! […]”
(S. Day — Watford) 

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