L’ottimo Mark Pilgrim, un anno fa o poco più, annunciava trionfante il suo addio ad Apple e il passaggio a un computer Lenovo, su cui installare Linux. Per chi non frequenta il sito/weblog di Pilgrim, occorre spiegare come il nostro stia portando avanti una campagna personale volta all’utilizzo sempre più esclusivo di sistemi e soluzioni open source. Pilgrim ha più volte criticato Apple in quanto, nel suo (più o meno) piccolo, anche Apple implementa soluzioni proprietarie che “obbligano” l’utente Mac a rimanere “legato” ad Apple per la conservazione dei propri dati (fra gli altri, questo post è il più eloquente in proposito).
La scelta di Pilgrim è stata coraggiosa e lui ha tutta la mia stima (come l’ha sempre avuta, del resto). Ho seguito abbastanza costantemente le sue avventure e le sue soddisfazioni da quando è passato a Linux. Un power user come lui non ha avuto grossi problemi, neppure dopo essere stato utente Mac per 20 e passa anni. È un programmatore con un curriculum impressionante.
Poi leggo un suo post recente, Help me upgrade my CPU [Aiutatemi a fare l’aggiornamento del processore], in cui il nostro eroe ammette con straordinario candore di non aver mai fatto un aggiornamento del processore in tutti i 23 anni di utilizzo di computer. Vuole passare a un Intel Core 2 Duo E6700 senza dover comprare una nuova macchina. Si seguano i link nel suo post, si leggano i commenti e i suggerimenti. Io l’ho fatto e la mia reazione è stata: se anche un Mark Pilgrim fatica a districarsi in tutta questa merd… selva contraddittoria di informazioni che occorre sapere se si vuole aggiornare un sistema PC, beh, preferisco restare dove sono, cioè con macchine Apple. Il sistema e il software che utilizzo in quanto utente Mac forse non saranno un trionfo di open source, ma almeno evito certi mal di testa.
Fra l’altro, da quel post (8 luglio) Mark non ha ancora aggiornato il suo blog. Ce l’avrà fatta ad aggiornare il suo Lenovo?
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