Aggiornamenti e dettagli che sfuggono

Mele e appunti

Da quando utilizzo il mio nuovo MacBook Pro 15’‘ ho potuto apprezzare l’estrema comodità del nuovo trackpad, gigantesco per me che vengo da un PowerBook G4 12’’. Non sono un fanatico delle gestualità sul trackpad, in generale. Sui miei PowerBook, per esempio, l’uso è sempre stato minimale: la superficie del trackpad serve a spostare il puntatore, il tasto del trackpad per fare clic. Il ‘tasto destro’ per me è sempre stato Ctrl-clic. Per dire, non mi sono mai trovato comodo a usare il tap sul trackpad per fare clic. E via dicendo.

Ci sono però un paio di gestualità a cui mi sono abituato fin dal primo giorno con il nuovo MacBook Pro: lo scorrimento con due dita e l’utilizzo di quattro dita in su e giù per Exposé, molto comodo per togliere di mezzo le molte finestre sempre aperte e raggiungere la scrivania. Non avevo mai fatto l’abitudine a scorrere con due dita con il PowerBook G4 in quanto il portatile rimaneva quasi sempre collegato, chiuso, a un monitor esterno, e la mia configurazione di lavoro principale è ‘desktop’, appunto, col portatile chiuso, monitor esterno, tastiera e Mighty Mouse wireless.

Ora che il PowerBook G4 è stato scalzato dal MacBook Pro e sono tornato a utilizzarlo in versione ‘nomade’, ho cercato fin da subito di fare lo scorrimento con due dita sul trackpad, ma mi sono ricordato che questa funzione, essendo il PowerBook del 2004, non era ancora implementata. Stavo già scaricando iScroll2 per sopperire a questa mancanza quando mi sono accorto che con l’aggiornamento Mac OS X 10.5.6 il trackpad ha un pannello separato nelle Preferenze di Sistema e, sorpresa, la modalità di scorrimento con due dita è attivabile da sistema. Non me n’ero nemmeno accorto. Ovviamente l’opzione si può attivare sui portatili compatibili, per cui suppongo dai PowerBook in alluminio in avanti. L’unica cosa che mi ha un po’ deluso è che pur impostando la velocità di scorrimento al minimo possibile, il trackpad del PowerBook G4 appare molto più sensibile e ‘nervoso’ rispetto a quello del MacBook Pro, e lo scorrimento è meno fluido. Ma a parte questo, niente da lamentarsi, anzi sono contento di questa implementazione retroattiva, per così dire.

Un’altra funzionalità che ho notato di recente, e che non ho idea di quando sia stata introdotta, è in Exposé. Quando lo si lancia e compaiono le finestre aperte delle varie applicazioni, è possibile passarle in rassegna a tutto schermo premendo il Tabulatore. Lo sto notando in Mac OS X 10.5.8, quindi non è una novità di Snow Leopard. Però anche questa è un’indubbia comodità.

Infine, e questa potrebbe essere una vecchia notizia per molti, un altro dettaglio che non avevo mai notato prima di acquistare il MacBook Pro e che forse è legato alle nuove tastiere con i tasti funzione riconfigurati, è che premendo Opzione e F1/F2 (i tasti della luminosità) si aprono le Preferenze di Sistema sul pannello Monitor; premendo Opzione e F3/F4 (Exposé e Dashboard) si apre il pannello Exposé e Spaces; e così via. Come ho già detto, per molti sarà la scoperta dell’acqua calda, ma a volte ci si incanala nel proprio abituale flusso di lavoro e nemmeno si ha tempo di esplorare. Se avete fatto simili scoperte, di funzioni o combinazioni di tasti seminascoste o poco documentate, fate sapere nei commenti, ché è sempre utile.

The Author

Writer. Translator. Mac consultant. Enthusiast photographer. • If you like what I write, please consider supporting my writing by purchasing my short stories, Minigrooves or by making a donation. Thank you!

5 Comments

Comments are closed.