The Beauty Of 99¢ iPhone Apps — Thought Palace: Jens Alfke, programmatore da poco indipendente dopo aver lavorato svariati anni in Apple, ha un’intuizione interessante. App Store, la struttura che Apple metterà in piedi per permettere la vendita e diffusione autorizzata di applicazioni di terze parti per l’iPhone, darà la possibilità agli sviluppatori di poter vendere il proprio software anche a prezzi molto bassi senza apparenti svantaggi e sfruttando il modello dell’iTunes Store, in cui il singolo brano costa 99 centesimi.
[…] Ma perché uno sviluppatore vorrebbe vendere un’applicazione al costo di 70 centesimi netti?
Perché a un prezzo così basso, e con uno store che dista solo un paio di tocchi sull’iPhone e che permette l’acquisto con un clic, lo shopping diventa impulsivo. È una forma di micro-pagamento, un’idea di cui si è parlato per anni ma che non ha ancora preso molto piede a causa delle difficoltà pratiche nella raccolta di pagamenti tanto piccoli. Gli unici contesti in cui i micro-pagamenti […] hanno funzionato comprendono l’iTunes Store e gli store con giochi scaricabili per la Xbox e la Wii.
E non dimentichiamoci l’esempio più eclatante di quel che la gente è disposta a pagare se si rende la procedura d’acquisto sufficientemente comoda: le suonerie. Far pagare agli allocchi 2 dollari per un estratto di 30 secondi di una canzone che già possiedono, è un’industria multimiliardaria.
[…] In molti casi [gli sviluppatori distribuiscono] gratis le loro applicazioni semplicemente perché non vale la pena installare l’infrastruttura di e‑commerce, o perché lo sviluppatore ritiene che gli utenti non si scomoderanno per pagare pochi dollari.
Ma se il prodotto si trova su uno store online mantenuto da Apple, subito accessibile dall’iPhone, con un addebito diretto in carta di credito dopo l’acquisto con un clic, allora un maggior numero di persone si scomoderà per pagare somme irrilevanti. Soprattutto se non esiste altro modo per ottenere l’applicazione. Il sistema di ‘acquistare prima di provare’ può allontanare molta gente se un programma costa molto, ma credo che in tanti saranno disposti a provare un’applicazione che costa 1 o 2 dollari, specie se è possibile leggere le recensioni positive di altri utenti nella stessa pagina ove si effettua l’acquisto.
Per chi mastica l’inglese consiglio la lettura integrale dell’articolo, specie dove Alfke fa quattro conti. (Con una bacino di utenza teorico di 10 milioni di possessori di iPhone entro la fine del 2008, quanto guadagnerebbe uno sviluppatore che vendesse un’applicazione a 1,43 dollari, ricavando 1 dollaro netto da ogni vendita, nel caso in cui anche solo l’1% degli utenti la acquistasse?).