Macworld | Editors’ Notes | Leopard, four months later: Buona recensione di Dan Frakes, che dopo quattro mesi di uso quotidiano di Mac OS X Leopard, evidenzia quali sono, nella sua esperienza, i lati “buoni, brutti e cattivi” del più recente sistema operativo di Apple. (Nota di traduzione: Frakes suddivide in tre categorie gli aspetti notevoli di Leopard riecheggiando il titolo del famoso western di Sergio Leone “Il Buono, il Brutto e il Cattivo”. In inglese il titolo è “The Good, the Bad and the Ugly” e c’è un senso più marcato di progressione verso il peggio. Pertanto sarebbe più appropriato tradurre “il buono, il cattivo e il peggiore”. Fine della parentesi pedante).
Per finire avrei un’ultima nota, classificabile come ‘brutta’ o ‘cattiva’: Leopard è la prima versione di Mac OS X che ho trovato meno stabile della precedente […]. Fino a Tiger (Mac OS X 10.4), ogni nuova versione maggiore (10.1, 10.2, 10.3, 10.4) è stata sempre notevolmente migliore di quella che l’ha preceduta: crash delle applicazioni sempre più rari, freeze del sistema sempre meno frequenti, e una gestione migliorata della memoria. Ma il mio Mac Pro ha sperimentato più kernel panic nell’ultimo mese che non in un anno e mezzo sotto Tiger, e ho potuto notare, su tutti i miei Mac, che le applicazioni vanno in crash un po’ più frequentemente di quanto non accadesse con Mac OS X 10.4.
Dopo quattro mesi di uso costante di Leopard, più che una minore stabilità rispetto a Tiger e precedenti, io ho potuto notare una maggiore suscettibilità di Leopard verso applicazioni non ottimizzate. Leopard è forse la prima versione di Mac OS X ad apportare cambiamenti piuttosto drastici sotto il cofano: questo ha portato gli sviluppatori di molti programmi che prima giravano tranquillamente sotto Jaguar — Panther — Tiger a ottimizzarli specificamente per Leopard. Parecchio shareware che utilizzo ha richiesto un upgrade a una versione ‘solo Leopard’, e sul mio sistema le instabilità e i conflitti sono diminuiti (non che fossero così problematici, anzi; l’unico kernel panic che ho visto sul mio PowerBook risale ai tempi di Mac OS X 10.3).
La mia esperienza con Leopard è stata finora positiva al 95%. Gli unici intoppi di una certa gravità sono arrivati con l’aggiornamento a 10.5.2 unitamente all’aggiornamento del sistema grafico di Leopard, quest’ultimo (o la combinazione dei due) ha provocato blocchi all’interfaccia grafica anche frequenti, risolvibili solo riavviando il Mac da remoto con un altro Mac connesso via SSH dal Terminale (questo per evitare riavvii forzati). Curiosamente la frequenza di tali blocchi, prima in progressione allarmante, si è drasticamente ridotta fino all’inesistenza dopo aver cambiato l’aspetto del Dock da 3D a 2D.
4 Comments