Facebook si basa su un modello molto rigido e grossolano di come sono le persone. Raduna tutti in un’unica grande stanza: amici, colleghi, partner, quel tizio che viveva nel vostro quartiere ma che poi si è trasferito dopo la quinta elementare… Fonde insieme la vostra identità di lavoro con l’identità domestica, il vostro io di ieri con quello di oggi, in un singolo, generico, prodotto estruso. Sospende quel processo naturale per cui i vecchi amici si allontanano col tempo, permettendo il loro continuo accumularsi, producendo il corrispettivo sociale dell’insufficienza epatica. Su Facebook esiste solo un tipo di rapporto: l’amicizia, che intrattenete con chiunque. Siete amici del vostro coniuge, e siete amici del vostro idraulico.
Dal profilo su Mark Zuckerberg per Time di Lev Grossman (traduzione del frammento: Riccardo Mori)