Aggiornamenti misteriosi

Mele e appunti

Avevo sentito che era uscito l’aggiornamento del Firmware Bluetooth 2.0, ma non compariva in Aggiornamento Software, che mi ha proposto invece soltanto l’aggiornamento di Safari 4.0.1. Sono quindi andato a scaricare l’aggiornamento dal sito di Apple, al link fornito qui sopra. Scarico, apro l’immagine disco, avvio l’Installer… e mi dice che il mio PowerBook non lo necessita. Incuriosito, apro System Profiler e in effetti alla voce Bluetooth mi dice che la versione del firmware è la 2.1.6f8. Mah, io ero andato a scaricarlo proprio perché nella descrizione si diceva che avrebbe sistemato alcuni problemi con la Apple Wireless Keyboard e il Wireless Mighty Mouse.

Poi ho visto un particolare: la descrizione dice che l’update si installa sui sistemi Macintosh con Bluetooth basato sul chipset Broadcom. Torno in System Profiler e leggo che invece il mio PowerBook ha chipset Cambridge Silicon Radio. Mistero risolto. Il diavolo è sempre nei dettagli.

Rimane misterioso il fatto che Aggiornamento Software continui a non proporre l’aggiornamento Safari 4.0.1 su tutti i miei Mac con Mac OS X 10.4.11.

iPhone OS 3.0: altre due funzioni interessanti

Mele e appunti

L’articolo ne cita 10; le conoscevo quasi tutte, tranne una:

Quote Fragment Within Reply in Mail • Just like on its desktop counterpart, the Mail app in the iPhone 3.0 update can now reply with only a quote from the original e‑mail. To achieve that, you tap and hold in an e‑mail (just as with copy/paste) and select the portion of text you want to quote. Then just hit the reply button and the selected fragment will be appended at the end of the email (under your signature), instead of the whole original message.

E un’altra che merita di essere ricordata:

Open Link In New Tab In Safari • Safari now uses tabbed browsing, like big boys do on the desktops, and this new hidden feature is great. If you tap and hold on a hyperlink (hyperlinked text) on a Web site within Safari, a dialog will prompt you to open this link, copy it (link locations) or open it in a new page (which opens a new tab in Safari).

Link: iPhone OS 3.0: altre due funzioni interessanti

Elenco dettagliato dei piccoli cambiamenti in iPhone OS 3.0

Mele e appunti

In continua crescita. Alcune cose si sapevano, altre sono più sottili e questo lavoro collettivo di ‘scoperta’ è molto utile, soprattutto perché descrive com’era il comportamento di una certa funzione in iPhone OS 2.2.1. Confesso che certi cambiamenti sono così raffinati che nemmeno vi avevo fatto caso. Un thread da tenere d’occhio. Tradurrò in italiano i più significativi.

Link: Mac Forums — Elenco dettagliato dei piccoli cambiamenti in iPhone OS 3.0

iPhone OS 3.0: qualche appunto a margine

Mele e appunti

Farei volentieri un’approfondita disamina dei cambiamenti e novità che la nuova versione 3.0 del software per iPhone e iPod touch porta con sé, ma il tempo è relativamente scarso, e la rete pullula di informazioni (per chi è a proprio agio con l’inglese segnalo la panoramica di Rene Ritchie, quella di iSmashPhone, la recensione di Dan Moren su Macworld.com e la guida di Jesse David Hollington su iLounge; poi c’è sempre il mio articolo L’anteprima di iPhone OS 3.0: impressioni che scrissi a marzo, quando iPhone 3.0 fu annunciato la prima volta e furono trattate in anteprima le novità più importanti).

Mi limiterò pertanto a qualche osservazione disordinata che annoto mentre esploro le novità di iPhone OS 3.0.

1. Partendo dal processo di installazione, tutto è filato via liscio. Ieri aspettavo — iTunes aperto e iPhone collegato — che Apple mettesse online l’aggiornamento per scaricarlo quanto prima, e malgrado alcune raccomandazioni che avevo letto in giro, cioè aspettare un po’ per evitare un download lento dovuto a sovraccarico dei server Apple, devo dire di non aver notato un particolare sovraccarico e ho potuto scaricare i 230,1 MB dell’aggiornamento in 15 minuti scarsi. Altri 15 minuti e l’iPhone si riavviava, aggiornato (e piuttosto accaldato). Solo una finestra di dialogo mi ha allarmato per qualche secondo:

Immagine 8.png

Ma nulla di grave — il mio iPhone infatti ha attivato un codice PIN per bloccare la scheda SIM. Inserito il PIN e ricollegato iPhone, tutto è andato per il meglio.

2. Una delle funzioni che ero più curioso di provare da quando venne annunciata lunedì l’altro al keynote era Find My iPhone, un servizio dedicato a chi ha sottoscritto un account MobileMe che permette, in caso di smarrimento di iPhone, di entrare nell’account MobileMe via Web e vedere dove si trova ed eventualmente (a) inviare un messaggio e/o avviso sonoro, che viene riprodotto anche se il dispositivo è in stop o è in modalità silenziosa, ed è utile quando ci si rende conto di avere lasciato iPhone in casa ma non si riesce a trovarlo; (b) inviare un ordine di cancellazione totale (remote wipe) dei dati contenuti in iPhone quando ci si rende conto, purtroppo, di aver perduto irreparabilmente iPhone. (Nell’eventualità che le cose finiscano bene — iPhone ritrovato o restituito — basta collegarlo al Mac e sincronizzarlo con iTunes e tutto torna come prima).

Find My iPhone si abilita prima sull’iPhone, entrando nelle impostazioni dell’account email @mac.com o @me.com e portando su ON l’interruttore a fianco della voce Find My iPhone. Così facendo appare un menu in cui viene richiesta conferma del permesso di attivare la funzione. Una volta attivato, quando si effettua il Login in MobileMe dal Web, è possibile entrare nella sezione Find My iPhone e localizzare iPhone su una mappa di Google Maps. Ebbene, seguivo la procedura, ma dopo la conferma dell’attivazione della funzione, l’interruttore ritornava su OFF. Era come se ignorasse i miei comandi e non riuscivo ad attivare nulla. Dopo tutte le verifiche del caso, ho semplicemente eliminato l’account .Mac dall’iPhone, per poi riattivarlo (basta togliere il segno di spunta negli account da sincronizzare nel pannello Info in iTunes, fare una sincronizzazione, rimettere il segno di spunta, ri-sincronizzare). Dopo questa procedura, Find My iPhone ha funzionato a meraviglia. Ho provato a mandare un messaggio di prova e confermo l’instantaneità del tutto (non ho provato il remote wipe ma, ehm, mi fido). Una volta inviato un messaggio di emergenza all’iPhone, MobileMe ne tiene traccia nel pannello Find My iPhone e invia automaticamente un’email di notifica al proprio account di posta.

Ho riportato il mio inghippo con Find My iPhone nel caso qualcuno si trovi nella stessa situazione e pensa che qualcosa non vada con il proprio iPhone.

3. Di tutte le novità che aggiunge iPhone OS 3.0, ve ne sono un paio che quasi mi piacciono più del copia-incolla. Una è Spotlight: ben implementata graficamente e da un punto di vista ‘gestuale’ (basta premere una volta il pulsante Home quando ci si trova nella prima schermata, oppure scorrere col dito nella direzione opposta rispetto alle altre schermate delle applicazioni, ed eccoci in Spotlight). Nelle mie prove si è rivelato il sistema migliore per raggiungere velocemente quel tal brano che volevo ascoltare (ho iniziato a immettere Reso… nel campo di ricerca e Resolution di John Coltrane era il primo risultato; un tap e partiva la riproduzione). Inoltre ho notato che trova risultati in messaggi email presenti ma non ancora scaricati dal server.

Altra miglioria per me benvenuta è la possibilità di eliminare o inoltrare singoli messaggi (di testo o, adesso, anche multimediali) all’interno di una ‘conversazione’ nell’applicazione Messaggi. Finalmente ho potuto eliminare messaggi doppi e tutti quei messaggi inviati automaticamente dal servizio di segreteria telefonica del mio provider di telefonia.

4. Per quanto riguarda il copia-incolla, un premio ad Apple per l’implementazione, che si è fatta attendere a lungo ma, una volta arrivata, non delude. Si parlava a lungo di come potesse essere implementato il copia-incolla, ed era mia opinione che la difficoltà maggiore era data dai gesti e da una possibile complicazione dell’interfaccia utente. Le modalità di copia/taglia/incolla devono tener presente i contesti più vari (testo più o meno formattato, immagini, ecc.) e il rischio era quello di stabilire un’interfaccia farraginosa e complessa. Quando vidi come funzionava nella demo che presentarono a marzo, fui sorpreso ma non convinto al 100%, ma adesso, con il dispositivo in mano, posso dire che fare un copia-incolla è molto più intuitivo di quanto sembri quando è un’altra persona a insegnarvelo. Il dettaglio che mi ha davvero colpito è la precisione e la raffinatezza con cui si può selezionare il testo, impressionante se si considera che l’interfaccia è progettata per le dita e non per una penna o stilo.

5. Leggendo la panoramica di Rene Ritchie mi sono imbattuto in un passaggio che mi sembra doveroso riportare, in quanto tratta del nuovo metodo per effettuare un’uscita forzata da un’applicazione bizzosa:

Con iPhone OS 1.x e 2.x, mantenendo premuto il pulsante Home era possibile effettuare un’uscita forzata da un’applicazione, liberare la RAM da essa occupata, e tornare alla prima schermata. Però, come si è detto prima, ora tenendo premuto il pulsante Home viene attivato il Controllo Vocale su iPhone 3G[s], e sull’iPhone 2G e 3G non dà più alcun effetto. Il comando di uscita forzata infatti è stato riconfigurato.

Adesso per effettuare un’uscita forzata da un’applicazione si deve tenere premuto il tasto stop/risveglio finché non appare il cursore rosso Spegni. A questo punto, tenere premuto il pulsante Home (può volerci un po’ di tempo, per cui continuate a premere) e dopo poco il processo sarà terminato, la memoria ripulita, e si verrà riportati alla schermata principale.

6. Con iPhone OS 3.0 speravo venisse sistemata quella che per me è una mancanza grave nell’applicazione Mail: l’incapacità di selezionare una serie di messaggi e contrassegnarli come già letti. Le uniche opzioni continuano a essere Cancellare e Spostare, e mi sembrano un po’ limitate. A volte mi capita di scaricare decine di messaggi dai 3 account configurati sul mio iPhone, e non sono tutte cose importantissime; magari me li voglio leggere con calma a casa quando sono davanti al Mac, e non voglio che accanto all’icona in MobileMail appaia un bollino con decine di messaggi nuovi. Se sto aspettando qualche messaggio urgente potrei non rendermi conto del suo arrivo. Dover far passare i messaggi uno per uno per marcarli come letti è semplicemente estenuante.

7. Qua e là ci sono ancora delle imperfezioni, e da quel che ho visto, più estetiche che altro. Ecco per esempio un avviso che mi è comparso aprendo Skype per la prima volta dopo l’aggiornamento:

iPhone e skype.jpg

L’avviso, poco rifinito e che sembra ancora allo stato di sviluppo ‘grezzo’, dovrebbe informare che c’è una qualche incompatibilità fra il nuovo OS e l’applicazione.

Per adesso è tutto, ma continuerò nei prossimi giorni a riportare in questa sede note e osservazioni che reputo valga la pena condividere.

Logiche che sfuggono

Mele e appunti

Ieri noto nei feed RSS di MacFixIt un articolo intitolato Microsoft to ship European Windows 7 without a browser; Macs to follow suit? — MacFixIt, ossia Microsoft distribuirà in Europa Windows 7 senza un browser preinstallato; i Mac dovranno fare altrettanto?, e rimango perplesso. A parte il fatto che, vi confesso, odio con tutte le mie forze gli articoli che pongono domande nei titoli. Che siano retoriche, che servano a provocare, a me pare che il risultato sia sempre piuttosto fiacco e che suonino semplicemente come stupidaggini.

Tornando all’articolo in questione, speravo almeno che il contenuto servisse a illuminare i lettori sulla questione posta dal titolo, invece no. Sono cinque paragrafetti in croce, e l’articolo si chiude così:

Come Microsoft, anche Apple include un browser nel proprio sistema operativo, e le preferenze di Safari sono l’unico luogo dove è possibile cambiare manualmente alcune impostazioni, come quella per determinare il browser predefinito. Ciò crea una situazione simile [a quella di Microsoft], in cui per conservare una certa funzionalità di sistema a livello globale (cambiare il browser di default), occorrerà tenere Safari installato sul proprio Mac. A causa della situazione in corso fra Microsoft e l’Unione Europea, anche Apple riceverà analoghe pressioni per eliminare Safari da Mac OS per il mercato europeo? 

Per chi non fosse al corrente, per evitare ulteriori guai con l’antitrust, Microsoft ha deciso di distribuire in Europa la prossima versione del suo sistema operativo, Windows 7, senza Internet Explorer.

Ora, la logica dell’articoletto di MacFixIt mi sfugge. Microsoft ha tolto Internet Explorer di sua volontà, come mossa preventiva. Una delle ragioni per cui Microsoft è stata ripetutamente e sonoramente multata dall’Unione Europea era per abuso di monopolio. Semplificando moltissimo: essere in una posizione predominante e monopolistica in un mercato non è di per sé illegale o scorretto. Lo è approfittarne per danneggiare la concorrenza, con varie manovre fra cui quella di imporre determinati software (nel 2004 per esempio la Commissione Europea aveva stabilito che Microsoft danneggiò la concorrenza nel mercato dei software riproduttori multimediali inserendo Windows Media Player in Windows) legandoli con cordoni ombelicali più o meno forti al proprio sistema operativo.

Apple, per quanto riguarda il mercato dei browser, non è né in una posizione monopolistica, né se ne sta approfittando scorrettamente e/o illegalmente per forzare la mano. Quindi, se Microsoft decide di distribuire in Europa Windows 7 senza Explorer, faccia pure, è una decisione sua (non è stata spinta a farlo da una risoluzione della Commissione Europea). Non vedo perché Apple debba fare altrettanto o essere costretta a fare altrettanto.