Leopard: diario di bordo (8)

Mele e appunti

Oggi non ho avuto molto tempo per continuare le mie esplorazioni leopardesche. Ho fatto comunque qualche piccola piacevole scoperta provando a usare i tasti modificatori unitamente al puntatore del mouse su vari elementi dell’interfaccia.

Più informazioni. Facendo Opzione-clic su alcune delle icone a destra della barra dei menu si scopre che il menu AirPort e il menu Bluetooth, per esempio, offrono qualche dettaglio in più.

menu-airport.pngmenu-bt.png

Ecco a sinistra il menu AirPort. Come si può vedere, sotto al nome della rete wireless a cui si è collegati viene fornito l’indirizzo MAC, il canale, l’intensità del segnale e la velocità di trasmissione. A destra, il menu Bluetooth. Sono ora visibili il nome del Mac e la versione del software Bluetooth.

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Per quanto riguarda gli Stack e la vista a griglia, ho notato quanto segue: Se apro la vista a griglia, faccio clic su una cartella e tengo premuto il tasto del mouse, la cartella viene “catturata” e può essere spostata in un’altra cartella. Se invece faccio clic sulla cartella tenendo premuto Opzione, la cartella si apre in background senza che la vista a griglia venga chiusa. Facendo invece clic sulla cartella tenendo premuto il tasto Mela, l’operazione equivale a “Mostra nel Finder”.

Due cosette sui font. A Libro Font ci voglio arrivare con calma, ché da quando ho installato Leopard l’ho aperto solo una volta. Ma ho notato un paio di dettagli che sono già un passo avanti rispetto a prima. Anzitutto se faccio clic su un file di font e ottengo le informazioni con Mela‑I, finalmente nella sezione Anteprima della finestra Informazioni si vede davvero l’Anteprima del font. Questa ovvietà esisteva già ai tempi del System 7, poi con il passaggio a Mac OS X la eliminarono, vai a capire perché. Fino a Tiger nella sezione Anteprima della finestra Informazioni appariva uno stupido ingrandimento dell’icona generica del file di font. Non era di grande utilità. Ora le anteprime dei font sono tornate, e chi ha più di 2.000 font installati come il sottoscritto non può che approvare. L’altra piccola sorpresa è Quick Look che, sia benedetto, quando evidenzio un file di font e premo barra spazio mi presenta un bel riquadro grande con l’anteprima del font. Sarà poco ma è qualcosa. Almeno non mi tocca aprire Libro Font ogni volta che sto navigando in una cartella di font e voglio esaminarne alcuni, magari prima di installarli nel sistema.

Come ultima noticina sui font segnalo per dovere di cronaca che l’ottimo Linotype FontExplorer X funziona con Leopard senza problemi, e non sono stati rilasciati update particolari (è sempre la versione 1.2.2 rilasciata il 23 agosto 2007).

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